Siria, ok del Consiglio di Sicurezza Onu all’invio di osservatori ad Aleppo

Il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ha approvato all’unanimità una risoluzione per l’invio degli osservatori ad Aleppo. Il testo, su cui è stato trovato l’accordo tra Russia e occidentali dopo un lungo braccio di ferro, “chiede al segretario generale di adottare misure urgenti in modo da fornire disposizioni in coordinamento con le parti interessate, per consentire il monitoraggio da parte delle Nazioni Unite sul benessere dei civili nei quartieri orientali della città di Aleppo”.

Nel provvedimento si domanda poi all’Onu e ad altre istituzioni “di effettuare un adeguato monitoraggio, diretto e neutro, sulle evacuazioni da Aleppo”. Il testo è una versione modificata della bozza francese con emendamenti russi. Mosca aveva minacciato di porre l’ennesimo veto sulla bozza originaria, insistendo sulla necessità della preventiva approvazione del governo siriano per l’invio degli osservatori. Nel nuovo documento è stato trovato l’accordo sulla frase “in coordinamento con le parti interessate“, che quindi prevede in qualche modo il coinvolgimento di Damasco.

Ma secondo l’ambasciatore di Damasco al Palazzo di Vetro, Bashar al Jafaari la risoluzione è “solo un nuovo aspetto della incessante propaganda contro la Siria e la sua battaglia contro i terroristi“. Il ministero russo degli Esteri, da parte sua, non esclude “che dopo la conclusione della fase principale dell’evacuazione volontaria della popolazione civile” da Aleppo est, “vi sarà la necessità di evacuare altre persone che vorranno lasciare questa zona”.

Soddisfatto il presidente francese, François Hollande. “Spero – ha spiegato – che questa risoluzione apra la strada al cessate il fuoco e a una soluzione politica, tanto attesi dal popolo siriano e dalla comunità internazionale”.

La crisi siriana è stata, tra l’altro, oggetto di una conversazione telefonica tra Vladimir Putin e Paolo Gentiloni. Nel corso del colloquio, il premier italiano e il presidente russo hanno fatto riferimento in particolare alla situazione ad Aleppo, a seguito dell’approvazione della risoluzione Onu, e alle prospettive di collaborazione tra Italia e Russia, in vista dell’imminente ingresso del nostro Paese nel Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite.