Si aggrava lo scontro tra Canada e Arabia

Si fa sempre più acceso lo scontro diplomatico tra Canada e Arabia Saudita. Dopo aver espulso l'ambasciatore nordamericano, Riad ha sospeso tutti i programmi di cure mediche in Canada e sta lavorando per trasferire i pazienti sauditi dagli ospedali canadesi.

Stop agli investimenti

Lunedì Riad ha espulso il rappresentante di Ottawa, ha congelato gli scambi commerciali e gli investimenti e ha sospeso i voli verso il Canada come ritorsione per le critiche ricevute da Ottawa sulla repressione di attivisti per i diritti umani. E intanto, l'Arabia Saudita avrebbe anche cominciato a vendere le attività canadesi detenute da banca centrale e fondi pensione. Secondo il Financial Times, che cita fonti vicine alle operazioni, la banca centrale saudita e i fondi pensione statali hanno dato ordine di vendere le proprie partecipazioni in azioni, obbligazioni e titoli liquidi canadesi “a qualsiasi costo“. I gestori coinvolti amministrano circa 100 miliardi di dollari di investimenti per l'Arabia Saudita. Secondo un banchiere citato dalla testata finanziaria la decisione dell'Arabia Saudita “è roba grossa”.

Lo scontro

La scorsa settimana, il ministro degli Esteri del Canada, Chrystia Freeland, ha detto di essere “molto preoccupata per l'arresto di Samar Badawi“, finita in manette la scorsa settimana insieme alla sua collega Nassima al-Sadah. Badawi, un'attivista per i diritti delle donne, ha famiglia in Canada. In risposta Riad ha espulso l'ambasciatore del Canada, dopo che la rappresentanza diplomatica canadese si era detta “seriamente preoccupata” dalla nuova ondata di arresti di attivisti per i diritti umani nel regno. In conseguenza di questa crisi, il regno arabo ha congelato tutti i rapporti con il Canada. Riad ha deciso anche di non comprare più né grano né orzo dal Canada. Diversi Paesi della regione, compresi gli Emirati Arabi Uniti, si sono schierati con Riad, che ha denunciato un'indebita interferenza di Ottawa nei propri affari interni, mentre gli Stati Uniti hanno chiesto ai due paesi di risolvere le proprie differenze per via diplomatica. Anche la Russia ha annunciato il proprio sostegno a Riad. In un comunicato pubblicato dal ministero degli Esteri russo, Mosca rifiuta “il tono autoritario” di Ottawa nei confronti di Riad, sostenendo che il regno arabo ha il “pieno diritto sovrano” di gestire i propri affari interni. Secondo quanto riporta Arab News, la nota sottolinea anche come la Russia respinga “i tentativi di politicizzare le questioni relative ai diritti umani”.