Scomparso il presidente Meng Hongwei

Dal 29 settembre non si hanno più notizie di Meng Hongwei, capo dell'Interpol, scomparso durante una sua visita in Cina. A denunciare la scomparsa è stata sua moglie che, da diversi giorni, non è più stata in grado di contattarlo. Hongwei è cinese ma da anni risiede a Lione, in Francia, ed è stata proprio la Procura locale ad aprire un'inchiesta per capire cosa possa essere successo al numero uno dell'Interpol, per il quale si è mossa anche la Cnn che, nelle scorse ore, ha contattato un portavoce dell'Organizzazione senza tuttavia ottenere risposte precise sul fatto se Hongwei fosse o meno in Cina per relazioni d'affari. Risale a 10 giorni fa l'ultimo contatto tra lui e sua moglie: “L'Interpol – cita la Cnn – è a conoscenza dei resoconti dei media in relazione alla presunta scomparsa del presidente dell'Interpol, Meng Hongwei, e questo è un problema per le autorità competenti sia in Francia che in Cina. Il quartier generale del segretariato generale dell'Interpol non commenterà ulteriormente”.

La presunta indagine

La stessa Cnn ha contattato anche la Procura di Lione (dove peraltro ha sede anche l'Interpol) anche se, al momento, dagli uffici degli inquirenti non è arrivato alcun commento sulla presunta scomparsa del presidente Hongwei. Stando a quanto riportato finora dal South China Morning Post, il presidente dell'Interpol sarebbe stato sottoposto a un interrogatorio non appena sbarcato sul suolo cinese, circa una settimana fa. L'indiscrezione del quotidiano cinese parla di un Hongwei sotto indagine in patria anche se, per ora, non sono noti né i capi di accusa né tantomeno le motivazioni della presunta inchiesta su di lui. Il giornale, con sede a Hong Kong, ha spiegato che il presidente è stato visto per l'ultima volta in Francia il 29 settembre scorso, senza dunque riportare ulteriori fonti cinesi.

Una nomina controversa

Attualmente, Meng Hongwei ricopre anche il ruolo di viceministro per la Pubblica sicurezza del governo cinese, carica ottenuta nel 2004 e che, di fatto, lo rende parte dell'organigramma dell'esecutivo del Paese. Nonostante questo, però, ormai da aprile l'attuale presidente dell'Interpol era stato privato del suo seggio all'interno del Comitato Centrale del Partito Comunista Cinese e, del resto, anche la sua nomina a Lione nel 2016 era stata accolta in modo controverso, temendo che la sua influenza potesse sortire effetti sui rimpatri forzati dei dissidenti.