Missili e nucleare, corsa all’Iran tra russi e americani

Ancora l’Iran al centro di discussioni e polemiche, ieri il segretario di Stato Usa, John Kerry, e il ministro degli Esteri iraniano, Mohammad Javad Zarif, hanno avuto un colloquio di circa due ore a Ginevra. L’incontro si inserisce nell’ambito dei colloqui sul programma nucleare di Teheran, mirato a trovare un accordo definitivo entro il 31 marzo. Infatti è da ieri sera che i rappresentanti dell’Iran e del gruppo 5+1, composto dai 5 Stati membri permanenti del Consiglio di sicurezza Onu, Cina, Francia, Regno Unito, Russia e Stati Uniti, e dalla Germania, sono a Ginevra per proseguire gli sforzi diplomatici su un accordo a lungo termine per il nucleare.

A detta di Zarif, sembra che i colloqui bilaterali abbiano prodotto “buone discussioni ma nessun accordo”, infatti alcune differenze sono rimaste. Visioni diverse tengono l’Iran ancora distante, prosegue il ministro dicendo che “alcuni Stati Occidentali, in particolare gli Usa, vedono le sanzioni come una risorsa, una leva per mettere pressione all’Iran”, prosegue poi contrariato, dicendo che “finchè sarà mantenuto questo modo di pensare sarà molto difficile arrivare ad un accordo”. Continua poi affermando che il Paese non esiterà ad abbandonare i mezzi diplomatici nel momento in cui l’altra parte imporrà troppo la sua volontà. Non nega di voler proseguire i negoziati, il politico ci tiene però a precisare che verranno visti prima gli interessi del paese. Intanto i colloqui proseguiranno per tutta la giornata, dopodichè Kerry ripartirà per Washington per fare il bilancio di fronte alla commissione Relazioni estere. Fino ad ora i summit sono stati a porte chiuse e non sono scattate nemmeno le foto che solitamente vengono fatte in questi incontri.

Molto critica sulle politiche della Casa Bianca la voce di Netanyahu, il primo ministro israeliano è infatti contrario alla via diplomatica, perché i colloqui potrebbero terminare con la concessione all’Iran di sviluppare capacità nucleare in grado di minacciare” Israele e il mondo intero. Sono diversi anni infatti, che anche l’Occidente teme che Teheran stia usando il proprio programma nucleare per dotarsi di armi atomiche, ma l’Iran ha sempre negato.

Bombe nucleari o meno, nel frattempo l’agenzia di stampa Tass ha fatto sapere che la Russia ha offerto al Paese di Zarif un contratto per missili antiaerei Antey-2500. Il Cremlino aveva già fatto una proposta del genere nel 2010, abbandonato poi per le pressioni occidentali, Usa e Israele sostenevano infatti che i missili sarebbero potuti essere usati per difendere le centrali nucleari da eventuali futuri attacchi sugli impianti. Con la situazione europea attuale risulta difficile pensare che Mosca possa cedere nuovamente agli inviti dell’Occidente. Il direttore della compagnia di Stato russa per la difesa Rostec, Chemezov, puntualizza però che ancora non sono state prese decisioni.