Israele: Netanyahu in ansia per la pubblicazione del Rapporto su “Margine protettivo”

Il Rapporto sulla guerra di Gaza del 2014 potrebbe mettere nei guai Benjamin Netanyahu. La relazione, scritta dal Controllore di Stato Yoseph Shapira e autorizzata dalla Knesset, riguarda l’operazione “Margine protettivo“, avviata da Tel Aviv due estati fa in risposta al lancio di razzi da parte di Hamas verso Israele.

Il dossier, la cui pubblicazione è imminente, evidenzierebbe le mancanze del premier, dell’allora ministro della difesa Moshe Yaalon e del capo di stato maggiore dell’epoca Benny Gantz, nell’informare il Gabinetto di sicurezza sulle alte possibilità di una guerra con Hamas e sul successivo svilupparsi del conflitto, minaccia dei tunnel di Hamas compresa. L’attuale ministro dell’educazione, e leader nazionalista religioso, Naftali Bennett – all’epoca dei fatti ministro dell’economia, per i quale il Rapporto riserva critiche – ha definito la pubblicazione “un terremoto” per l’apparato di sicurezza che mostrò “rigidità causa del fallimento”, ma anche un’occasione per evitare errori in future occasioni.

L’operazione iniziò l’8 luglio 2014 e si concluse il successivo 26 agosto, quando venne annunciato un cessate il fuoco senza durata. L’intento dichiarato di “Margine protettivo” era quello di fermare il lancio di missili dalla Striscia di Gaza verso il proprio territorio, intensificatosi dopo il giro di vite operato dagli israeliani dopo il rapimento e l’uccisione di tre adolescenti israeliani operati da due membri di Hamas. Il 7 giugno, dopo un bombardamento che ha ucciso sette guerriglieri di Hamas a Khan Yunis, Hamas si assunse la responsabilità per i missili lanciati da Gaza e lancia una quarantina di missili verso Israele. Il 17 luglio iniziò l’invasione di terra con l’obiettivo di distruggere la rete di tunnel di Hamas.

Le vittime a Gaza furono tra le 2.125 e 2.310, tra cui 495–578 bambini, (non si conosce il numero delle vittime donne) e 11.100 vennero feriti. Sessantasei soldati israeliani, 5 civili (tra cui un bambino) e un cittadino tailandese sono stati uccisi, e 469 soldati e 256 civili israeliani vennero feriti.