IRAQ, L’ISIS CONQUISTA RAMADI

La bandiera nera dell’Isis sventola sul palazzo del governatore di Ramadi, il capoluogo della provincia irachena di Al Anbar, 100 chilometri a ovest di Baghdad. Dopo un anno di contese, i miliziani dell’Isis hanno raggiunto il loro obiettivo. Lo riferiscono fonti locali, secondo le quali l’autoproclamato Stato Islamico avrebbe conquistato, dopo violenti scontri con le forze di sicurezza irachene, “l’intera area che comprende gli edifici militari, il quartiere generale della polizia e il consiglio provinciale”. Nei giorni scorsi, oltre 80 capi tribali sunniti del governatorato di Anbar, nell’ovest dell’Iraq, hanno firmato una petizione per chiedere al premier Haider al Abadi di consentire la partecipazione delle milizie sciite della Mobilitazione popolare alle operazioni militari in corso nell’area.

I miliziani dell’Isis erano travestiti da soldati, con le uniformi dell’esercito iracheno e la barba rasata. A bordo di blindati si sono diretti verso il gruppo di edifici, facendo breccia con addirittura sei attacchi suicidi quasi simultanei. Aperto il varco, i miliziani sono entrati nel palazzo del governatore. Hanno preso possesso anche del comando di polizia e della grande moschea. Almeno 10 gli agenti rimasti uccisi e altri sette feriti. Poi i violenti combattimenti con i militari iracheni, costretti alla fine a cedere il passo e a ritirarsi. Almeno 50 uomini della sicurezza sarebbero stati presi in ostaggio, secondo la Bbc.

Una sconfitta drammatica, che segna una nuova avanzata dell’Isis dopo settimane che le truppe del Califfo nero erano state costrette ad arretrare sotto l’attacco dei raid della coalizione guidata dagli Stati Uniti. Dalla provincia di Anbar, della quale Ramadi è il capoluogo, sono centomila i civili fuggiti dagli assalti Isis nelle ultime settimane, probabilmente in molti scapperanno ancora.