In Israele vivono più di 8 milioni e mezzo di cittadini: il 75% è ebreo, il 20% arabo

All’approssimarsi del suo 69esimo compleanno, che si festeggerà il prossimo 2 e 3 maggio – la nascita dello Stato di Israele venne dichiarata unilateralmente il 14 maggio del 1948 – l’Ufficio Centrale di statistica ha pubblicato il numero di cittadini presenti nel territorio.

Le cifre dell’Ufficio Centrale di statistica israeliano

Secondo le statistiche, in Israele vivono oggi 8.680mila cittadini, vale a dire una presenza di ebrei 10 volte maggiore dalla sua fondazione avvenuta quasi 70 anni fa. Sul totale complessivo della popolazione, prosegue il report, gli ebrei sono quasi 6 milioni e mezzo (per la precisione: 6.484mila) e rappresentano il 74.7% degli abitanti, contro il 20.8% (equivalente a 1.808mila, unità) di arabi israeliani, il secondo grande gruppo presente in Israele.

Il restante 4,5%, circa 388.000 cittadini, sono cristiani non arabi, persone di altra religione o quelli senza affiliazione di credo, quest’ultimi provenienti in larga parte dalla ex Unione Sovietica.

Ebrei nel mondo

Se nel 1948 gli ebrei nel mondo erano 11.500mila e solo il 6% di loro viveva in Israele, nel 2015 la cifra è salita a 14.411mila. Di questi, bel il 43% risiede nello stato ebraico: solo nel 2016, le persone che hanno fatto ‘aliya‘ (la definizione che indica il ‘ritorno’ in Israele) sono state 30mila. Secondo le statistiche, dunque, oggi i 3/4 della popolazione ebraica è nata in Israele, un numero più del doppio di quello del 1948.

La religione in Israele

Tra gli ebrei israeliani, circa il 44% si identifica come laico, il 24% tradizionalista ma non religioso, l’11% religioso e il 9% come ‘ultraortodosso’. Fonte: AnsaMed.