El Chapo condannato all'ergastolo

Una sentenza che, già negli scorsi giorni, appariva estremamente probabile per quella che è stata la sua entità: la corte di New York demandata a giudicare Joaquin Guzman, detto El Chapo, ha infatti decretato la pena dell'ergastolo per il 62enne ex re dei narcos, condannato peraltro alla restituzione di 12,6 miliardi di dollari, ritenuti i proventi dei suoi crimini e già richiesti dalla Procura di Brooklyn, secondo la quale la somma equivarrebbe agli introiti effettuati attraverso le attività legate al narcotraffico gestite dal cartello di Sinaloa fino al suo arresto, avvenuto in Messico, a Los Mochis, nel gennaio 2016. Si chiude con la pena detentiva più pesante, dunque, il lungo iter processuale nei confronti di Guzman, iniziato tre anni fa in seguito alla sua estradizione negli Stati Uniti e proseguito con il riconoscimento di 10 capi d'accusa nei suoi confronti, che andavano dall'associazione a delinquere nell'ambito della criminalità organizzata al traffico di droga, dal riciclaggio di denaro sporco all'uso e traffico di armi da fuoco, fino ad alcuni omicidi commessi dal cartello.

La detenzione

El Chapo, nei giorni scorsi, aveva fatto sapere tramite il suo legale di condurre una detenzione eccessivamente dura, con privazione della luce solare, isolamento prolungato e accensione persistente della luce nella sua cella, il che gli avrebbe procurato una privazione di sonno. Concetti che ha ribadito lui stesso in aula, aggiungendo che, a suo giudizio, il processo sarebbe stato influenzato da pregiudizi dei giurati nei suoi confronti. Dichiarazioni che, a ogni modo, già alcuni giorni fa non avevano convinto i magistrati a concedergli una revisione del sistema di detenzione, respingendo quindi le richieste del suo avvocato. El Chapo dovrebbe scontare la sua pena nel carcere di massima sicurezza Supremax di Florence, nel Colorado.