Bombardato ospedale a Tripoli: morti 5 medici

Ancora bombardamenti su civili e strutture di pubblico interesse in Libia. Cinque medici – e non quattro come inizialmente riportato dalla stampa locale – sono rimasti uccisi e altri otto feriti in un attacco aereo sferrato dalle forze del generale Khalifa Haftar ad un ospedale da campo di Al Zaouia, a Tripoli, sulla strada verso l'aeroporto. L'attacco – riportato dal Libya Observer – è stato confermato da un portavoce del ministero della Sanità del Governo di accordo nazionale, secondo il quale l'ospedale sarebbe stato colpito più volte. La pagina Facebook del Field medicine & support center libico ha scritto: “Condanniamo e denunciamo questo barbaro attacco non giustificato contro l'ospedale da campo e lo staff medico. Il personale del settore sanitario e degli ospedali e del pronto soccorso in Libia non sono un obiettivo militare né una parte nei conflitti armati”.

Raid aerei

La seconda fase dell’offensiva dell’Esercito Nazionale Libico (Lna) di Haftar sembra essersi arenata alla periferia di Tripoli. Continuano solo i rai aerei. Oggi le forze del Governo di accordo nazionale libico (Gna) di Tripoli hanno annunciato di aver distrutto un aereo cargo e alcuni droni ad al-Jufra, oasi il cui aeroporto è sotto il controllo dell’LNA di Haftar, durante un raid avvenuto nella notte tra il 25 e il 26 luglio scorsi. “Ll nostro bombardamento sulla base di al Jufra – riferisce il Gna in una nota ripresa da analisidifesa.it – è stato un successo e ha colpito tutti gli obiettivi prefissati durante le operazioni di intelligence. Questo bombardamento rappresenta una dura lezione per I paesi che attaccano la Libia e la sua sovranità e avvia una nuova fase delle nostre operazioni militari”.

Misurata

La guerra civile libica ha visto un'escaltion di violenza anche a Misurata, città della Libia sul golfo della Sirte, nella Tripolitania, le cui milizie sono schierate a fianco dell’attuale leadership, riconosciuta dalla Nazioni unite. In loco è presente anche un'importante contingente di militari e sanitari italiani. Ieri aerei del generale Haftar hanno bombardato l’aeroporto della città fedelissima di Al-Serraj. Ad un chilometro di distanza dalle bombe c'è l’ospedale militare da campo italiano. Costruito nella vecchia sede dell’Accademia aeronautica libica, a difesa della struttura medica, sono schierati 300 bersaglieri del 7° Reggimento di stanza ad Altamura. Secondo fonti libiche, tre civili libici sarebbero rimasti colpiti dalle schegge esplose dalla deflagrazione del bombardamento, mentre lo Stato maggiore della Difesa ha comunicato che non ci sono stati feriti tra i nostri soldati e le infrastrutture del contingente non hanno subito danni. Ecco la testimonianza video del colonnello Antonio Stasi: “L’attacco è durato 2 ore, ma nessun ferito tra i miei uomini”. 

Ancora scontri

Ieri, secondo fonti della sicurezza, almeno 13 soldati leali ad Haftar sono morti negli scontri con le forze del premier di Tripoli, Fayez al-Sarraj. Questo, nonostante lo scorso 17 luglio, attraverso un comunicato congiunto, Italia, Francia, Regno Unito, Egitto, Emirati e Stati Uniti avessero espresso “profonda preoccupazione” e avessero chiesto una cessazione immediata delle ostilità in Liba. Condizione necessaria, questa, per poter ritornare a un processo politico mediato dalle Nazioni Unite, perché la situazione di Tripoli attualmente non favorisce una “soluzione militare”. Quello odierno non è il primo attacco contro obiettivi civili da parte dell'esercito di Haftar dall'inizio degli scontri, in aprile. A inizio mese, un raid aereo aereo a Tajoura, periferia a est di Tripoli, avrebbe colpito accidentalmente un centro di detenzione per migranti, causando decine di morti.