Banche in sofferenza: da Bruxelles una nuova proposta

Il 14 marzo la Commissione europea presenterà una nuova proposta sul trattamento delle sofferenze in termini di requisiti di capitali delle banche (Non Performing Loans o Npls).

La proposta

Il provvedimento, che anticiperà di qualche giorno l'addendum alle linee guida della vigilanza della Banca centrale europea, dovrebbe fissare livelli minimi di accantonamento per le esposizioni deteriorate per tutte le banche. Le nuove norme dovrebbero essere applicate ai nuovi prestiti, mentre sarebbe escluso tutto lo stock passato. Secondo quanto appreso dall'Agi la proposta della Commissione dovrebbe prevedere accantonamenti progressivi nell'arco di otto anni per i crediti deteriorati garantiti da collaterali. Per quelli non garantiti il periodo dovrebbe essere ridotto a due anni. Le disposizioni proposte da Bruxelles dovrebbero essere meno stringenti di quelle della Bce sia in termini di tempi che di portata. La vigilanza di Francoforte dovrebbe applicare l'addendum anche ai prestiti erogati in passato che si trasformano in crediti deteriorati dopo la pubblicazione dell'addendum. La Commissione, invece, si riferisce unicamente ai nuovi prestiti.

Bad Bank

Secondo le stime dell'esecutivo europeo, l'impatto delle nuove norme sugli accantonamenti dovrebbe essere limitato sia sulle necessità di capitale delle banche sia sulla loro capacità di erogare credito all'economia reale.
La Commissione il 14 marzo adotterà anche le sue indicazioni per la creazione di Bad Bank nazionali e una direttiva che mira a facilitare la creazione di un mercato secondario dei Npls a livello di Ue. Infine, l'esecutivo comunitario presenterà il suo secondo rapporto sulla riduzione degli Npls, nel quale dovrebbe segnalare un ulteriore miglioramento della situazione negli Stati membri, Italia compresa.