Cinema, “Colpa delle stelle”: se l’amore vince la malattia

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Tratto dall’omonimo romanzo di John Green, il film presenta l’amore di due adolescenti, Hezel e August. Entrambi si trovano a contrastare la spietatezza di un cancro che inchioda lei a un respiratore e priva lui, ex campione sportivo, di una gamba. Ma i ragazzi non  perdono loro voglia di aprirsi al mondo, all’essenza della loro vita e all’amore che li coglie inaspettatamente. Perché anche ciò che sembra impossibile può realizzarsi. Si possono vincere tutte le difficoltà ed essere felici in qualunque condizione psico-fisica ci si trovi. I protagonisti convincono per la loro genuinità e fiducia piena, con cui non inducono al pietismo ma all’affetto e alla comprensione.

Qualcuno potrebbe accomunarla a storie d’amore hollywoodiane interrotte tragicamente dalla malattia, come “Love story” o “Autumn in New York”, ma questo film è diverso perché lancia un messaggio d’amore autentico e coraggioso che si intesse nella vita dei protagonisti: vincere il vetro delle paure che fa rinunciare a vivere, per aprirsi all’infinito dell’amore.

Hezel e August urtano l’immaginario collettivo e rompono il prototipo dell’adolescente viziato e lamentoso, pregno dell’arroganza asfissiante di chi c’è l’ha fatta. Sono due ragazzi che con l’intelligenza d’amore e il respiro leggero della giovinezza, scelgono di vivere il loro tempo in pienezza, anche se la loro vita è minata dalla sofferenza e dalla consapevolezza che volge prematuramente al suo termine. Il film coinvolge trasversalmente diverse fasce di pubblico, e piace perché fa breccia nell’animo umano e lascia un segno di speranza e riconoscenza, dando un messaggio edificante: la scelta di celebrare la vita a tutti i costi.