Covid: niente vacanze per 24 milioni di italiani a Natale e Capodanno

24 milioni di italiani hanno scelto di non partire per le vacanze di Natale e fine anno per paura del Covid. I dati Demoskopika

Una seggiovia (immagine di repertorio)

Sono 24 milioni gli italiani che hanno scelto di non partire (48%) per le vacanze di Natale e fine anno. Lo dicono i dati di Demoskopika, che evidenziano come otto milioni hanno cancellato la prenotazione a causa della nuova variante Covid Omicron e del significativo aumento del numero di contagi di queste settimane.

Le paure di chi non parte

Il 12,4% di chi ha deciso di non partire per le festività lo ha fatto per timori legati al Covid e alla variante Omicron: si tratta, infatti, di persone che vorrebbero viaggiare ma hanno ancora paura per via della situazione pandemica. Il 16% (ben 8 milioni) di chi ha deciso di rimanere a casa, ha cancellato la prenotazione proprio dopo le notizie legate alla variante Omicron. Proprio oggi Giorgio Palù, presidente Aifa, ha detto che “Non è scontato che in poche settimane la variante Omicron diventi prevalente in Italia“.

Chi sono gli italiani che partono, nonostante Omicron

Sul versante opposto, poco più della metà degli italiani (52%) avrebbe deciso di andare in vacanza per le festività di fine anno, con il 24% che ha già prenotato. Indecisi a parte (15%), gli italiani pronti a fare le valigie sarebbero 18 milioni e 9 su 10 sceglieranno mete italiane.

Le mete preferite sono montagna e città d’arte, sempre secondo il medesimo borsino di Demoskopika.

Nel dettaglio, la scelta della tipologia di vacanza in montagna è rappresentata da circa un terzo del campione (31%) che ha dichiarato l’intenzione di andare in vacanza, modalità di risposta immediatamente seguita dalla volontà di conoscere e pernottare in una città d’arte italiana (27,1%). Più che significativa, inoltre, la quota degli italiani che ha optato per trascorrere il periodo festivo in campagna (14,3%) o al lago (11,9%). Seguono, nel ranking delle mete individuate dagli italiani, il mare (9,6%) e le vacanze termali (6,1%).

Aumenta la ricettività alberghiera e cala il “fai da te”

Ed è probabilmente legata anche alla pandemia e alle conseguenti difficoltà nel viaggiare, la modalità con cui gli italiani prenotano le ferie: torna protagonista la ricettività alberghiera e cala il “fai da te”. La maggior parte degli italiani che hanno scelto di andare in vacanza, infatti, utilizzerà il sistema ricettivo alberghiero o extra-alberghiero.

In particolare, il 29% non intende rinunciare all’albergo e il 12,1% all’ospitalità del villaggio turistico. Sul versante extra-alberghiero, inoltre, le scelte ricadranno principalmente sui bed and breakfast (27%) seguiti dall’agriturismo (4,8%) e dalla scelta del campeggio (1,2%).

L’offerta ricettiva tradizionale, dunque, ritorna ad essere preferita rispetto al “fai da te” la cui scelta dei vacanzieri, in un solo anno, si è ridotta di oltre 14 punti percentuali: 25,8% nell’anno in corso rispetto al 40% del 2020. In particolare, il 19,1% del campione opta per le case prese in affitto, mentre il 6,8% per immobili di proprietà della famiglia o ospite di parenti e amici.