“Tu la conosci Sandra?”: un cartoon dedicato alla nuova beata – Video

Emanuela Frisoni dell'Apg23, direttrice del progetto, ci spiega l'importanza e lo scopo del cartone animato dedicato alla discepola di don Oreste Benzi

Nonna cosa bisogna fare per essere santi?“. E’ la domanda che una bambina rivolge alla nonna mentre sono “a caccia di albe”. E’ una delle scene iniziali del cartoon “Tu la conosci Sandra?“, ispirato alla vita della giovane riminese Sandra Sabattini.

La giovane riminese, discepola di don Oreste Benzi, sarà beatificata domenica 24 ottobre 2021, diventando così la prima fidanzata santa ammessa agli onori degli altari. Con una comunicazione dalla Segreteria di Stato, arrivata con una lettera firmata dall’arcivescovo Edgar Peña Parra, sostituto per gli affari generali della Segreteria di Stato della Santa Sede, è arrivato il via libera alla beatificazione, che si sarebbe dovuta tenere il 14 giugno 2020, ma sospesa a causa della pandemia.

Chi era Sandra Sabattini

Nata a Riccione il 19 agosto 1961, Sandra Sabattini ha respirato la fede fin da piccola e ancor più quando, insieme ai genitori ed al fratellino, va a vivere nella canonica dello zio prete, don Giuseppe Bonini, a Misano Adriatico, e di seguito a Rimini, nella parrocchia di San Girolamo. A 12 anni incontra don Oreste Benzi e la comunità Papa Giovanni XXIII; due anni dopo già partecipa ad un soggiorno per adolescenti sulle Dolomiti con disabili gravi, dal quale ritorna con le idee chiare: “Ci siamo spezzati le ossa, ma quella è gente che io non abbandonerò mai”.

Si spende nel servizio per i disabili e per i tossicodipendenti, e va a cercare i poveri di casa in casa. Nel 1980, dopo il diploma di maturità scientifica a Rimini, si iscrive alla Facoltà di Medicina all’Università di Bologna. Uno dei suoi sogni è di essere medico missionario in Africa. Fidanzata con Guido Rossi dall’agosto 1979, anch’egli membro della Papa Giovanni; insieme vivono una relazione improntata ad un amore tenero e casto, alla luce della Parola di Dio. Il 29 aprile 1984, ad Igea Marina, mentre si reca ad un incontro della Papa Giovanni, viene investita da una macchina, entra in coma e muore il 2 maggio successivo, a 22 anni.

L’intervista

Ma perché un cartoon rivolto ai bambini per raccontare e far conoscere questa nuova beata della Chiesa? Interris.it ha intervistato Emanuela Frisoni, educatore professionale della Comunità Papa Giovanni XXIII che da anni porta avanti progetti artistici, referente dell’ambito arte, che ha curato la regia e la scrittura dei testi del cartoon “Tu la conosci Sandra”.

Emanuela, perché avete deciso di realizzare un cartone animato su Sandra rivolto ai bambini?

“Per comunicare il valore di questa giovane beata, per avvicinarla e mostrare con un linguaggio semplice il suo cammino di santità ai più piccoli. La capacità di Gesù di attrare a sé questa giovane fino a farla tutta sua, è un messaggio grande, complicato da spiegare solo con le parole. Un cartoon ci è sembrato uno strumento adatto, che potrebbe essere utilizzato anche in gruppi catechistici, o per insegnanti di religione, nasce anche come un ausilio”.

A che fasce di età è dedicato?

“Soprattutto a bambini delle elementari. Parlare del passaggio dalla vita alla morte è un concetto forse troppo complicato per i bambini più piccoli. Si sottolinea soprattutto la gioia di un cammino intenso, la gioia di alcuni incontri, la bellezza che può avere vivere in questo modo così ordinario la propria straordinarietà. Io non so se i bambini saranno in grado di cogliere fino in fondo, da un punto di vista spirituale, la grandezza di un cammino di questo tipo”.

Cosa si vuole trasmettere ai bambini?

“Il cartoon non punta all’esaltazione della figura di Sandra, ma come obiettivo quello di mostrare dei possibili percorsi che possono trasformare, come ho già detto, l’ordinario in straordinario. C’è una frase di Sandra che mi piace molto e nel cartone viene ripetuta spesso: ‘Noi uomini siamo imbianchini maldestri, sporchiamo i muri tante volte, ma se ci affidiamo a Gesù, compiamo meraviglie’. Sarebbe bello riuscire a lasciare questo inciso come ‘provocazione’ ai bambini. L’invito è quello di non perdere la coincidenza con Gesù e di vivere la propria ordinarietà in modo intenso, proprio come Sandra, nella costruzione del bene”.

Insomma, un modo per descrivere Sandra sotto una luce diversa…

“Sì, vorremmo che capissero che non tutti coloro che sono diventati santi in vita avevano dei ‘doni’ particolari, come il poter fare i miracoli. L’intento è quello di descrivere Sandra come un’amica che ha segnato un percorso e ci dice di non aver paura: ‘Ama ogni cosa che fai, ama fino in fondo i minuti che vivi, che ti son concessi di vivere. Cerca di sentire la gioia del momento presente qualunque sia per non perdere mai la coincidenza’ (dal Diario di Sandra, ndr)”.

Qual era il segreto di Sandra? 

“Lei univa la contemplazione all’azione, la condivisione con il povero come liberazione da sé stessi. Ai bambini vogliamo spiegare che è un percorso di vita possibile”.

Il cartoon

Il cartoon è stato prodotto dall’Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII – fondata dal Servo di Dio don Oreste Benzi – diretto da Emanuela Frisoni, scritto da Emanuela Frisoni e Michela Lovato; le illustrazioni sono state realizzate da Giulia Boari, animazione grafica e post- produzione a Emanuele Lumini. La voce narrante è di Lelia Serra, mentre quella della bambina di Anna Santini. Il mixaggio audio voci è stato realizzato da Matteo Santini, le musiche originali sono si Fabrizio Zagami, il mixaggio delle musiche è stato realizzato da Riccardo Conselvan. La canzone “Il mio cuore trova casa” è interpretata da Manuela Fioravanzo, con la collaborazione del gruppo “Le amiche di Sandra”. Se sei interessato a vedere il cartoon puoi inviare una mail a: teatro@apg23.org.