“Obesità, epidemia che potrebbe essere peggio dell'Hiv”

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Dai biafra agli obesi: l'Africa non ha pace. Una recente pubblicazione del sito sudafricano Healt-e News ha evidenziato la stretta relazione che corre tra ingiustizie, problemi di salute e cattiva alimentazione. “La crescente offerta di cibo malsano ai sudafricani – si legge sul sito che si occupa di salute – fa sì che oggi l'obesità sia estremamente diffusa tra le donne sudafricane e quasi il 70% di loro è sovrappeso. I crescenti tassi di obesità sono la principale causa di malattie non trasmissibili come diabete, malattie cardiache e ictus”. La notizia è stata ripresa in Italia dal sito Osservatorio Diritti. Gli alimenti che provocano problemi sono quelli non salutari, con troppo zucchero, che arrivano principalmente sulle tavole dei più poveri, in quanto costoro non hanno disponibilità economica per acquistare cibo sano e sono vittime di una pubblicità aggressiva da parte dei produttori.

La sugar tax

Che il fenomeno abbia raggiunto dimensioni preoccupanti lo dimostra il fatto che il Sudafrica ha approvato una “sugar tax”, una tassa sui cibi ricchi di zuccheri che alla fine dello scorso anno aveva permesso al Paese di incassare circa 160 milioni di dollari. Questa cifra dovrebbe servire proprio per promuovere campagne per la prevenzione e il contrasto a patologie collegate a un’alimentazione scorretta. L'azione del governo sarebbe stata tuttavia disinnescata – scrive Osservatorio Diritti – dalle aziende produttrici, le quali avrebbero annunciato tagli al personale e licenziamenti al cospetto di una regolamentazione più severa. Annuncio che suona come una vera e propria minaccia in un Paese, qual è il Sudafrica, che da anni si scontra con una grande crisi economica.

L'allarme

Per far fronte a questa piaga, urge comunque un intervento. Agghiaccianti i dati pubblicati dal Global Index Wellness: in Sudafrica l’obesità infantile è vicina al 13%. Fa impressione anche uno studio dell’Institute for Health Metrics and Evaluation dell’Università di Washington, secondo il quale l’obesità tra gli adulti è aumentata in Burkina Faso, negli ultimi 36 anni, di quasi il 1.400%. E l’incremento registrato nello stesso periodo in Ghana, Togo, Etiopia e Benin è stato del 500%. “Quella che stiamo vedendo – ha dichiarato al New York Times Anders Brasa, noto cardiologo di Nairobi, capitale del Kenya, altro Paese alle prese con il problema obesità – è probabilmente la peggiore epidemia che il Paese vedrà mai, probabilmente a lungo termine anche peggio dell'Hiv”.