L’allarme dell’Unicef: “22 milioni di bambini soffrono per fame e guerre”

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Nigeria, Somalia, Sud Sudan e Yemen. In questi quattro Paesi sono 22 milioni i bambini che soffrono a causa delle guerre, della fame, delle malattie. E’ quanto ha denunciato l’Unicef sottolineando che 1,4 milioni di bimbi rischiano di morire quest’anno. Il fondo delle Nazioni Unite per l’infanzia sta lavorando con i suoi partner nei quattro paesi per rispondere al pericolo di carestia e prevenirne la diffusione.

Nigeria

In Nigeria nord-orientale, quest’anno raggiungerà 3,9 milioni di persone con aiuti di prima assistenza sanitaria d’emergenza, curando 220.000 bambini sotto i cinque anni gravemente malnutriti e fornendo ad oltre un milione di persone accesso ad acqua pulita.

Somalia e Sud Sudan

In questo Paese l’Unicef sta fornendo aiuti a 1,7 milioni di bambini sotto i 5 anni, che comprendono le cure di oltre 277.000 casi di malnutrizione acuta, mentre in Sud Sudan, insieme ai suoi partner, ha fornito assistenza salvavita a 128.000 persone in aree colpite o in pericolo di carestia, fra cui circa 30.000 bambini sotto i cinque anni.

Yemen

In Yemen, il Fondo per l’Infanzia ha incrementato le attività per rispondere alla malnutrizione attraverso strutture sanitarie, team mobili, operatori sanitari e volontari per le comunità che si trovano in aree difficili da raggiungere e le famiglie sfollate. Il conflitto armato è una delle cause principali della crisi. L’Unicef richiede un accesso senza condizioni ed impedimenti ai bambini che hanno bisogno di aiuto e la fine delle violazioni dei diritti dei bambini nei paesi colpiti.

Fondi per finanziare i programmi di nutrizione

Per fornire cibo, acqua, salute, istruzione e servizi di protezione per i prossimi mesi, L’Unicef ha stimato – e richiesto – che saranno necessari circa 255 milioni di dollari. La maggior parte della cifra (83 milioni) sarà impiegata per finanziare i programmi di nutrizione, verificare che i bambini malnutriti ricevano alimenti terapeutici. Circa 53 milioni, invece, saranno impiegati per garantire i servizi sanitari, incluse le vaccinazioni. Infine, oltre 47 milioni di dollari andranno ai programmi per l’acqua e per i servizi igienico-sanitari. I fondi rimanenti saranno utilizzati per proteggere i bambini che si trovano nelle zone dove sono presenti conflitti, aiutare gli sfollati e fornire loro servizi di istruzione.