Albano: “I genitori non rinuncino a guidare i più piccoli”

Giornata importante per giovani e giovanissimi italiani. Presentata oggi alla Camera, la relazione annuale dell'Autorità garante per l'infanzia e l'adolescenza. “Non lasciamoli soli” sono state le prime parole utilizzate dalla Garante Filomena Albano. Nell'aula di Montecitorio erano presenti anche il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e quello della Camera Roberto Fico. “La Convenzione Onu sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza – ha affermato Filomena Albano – ha trasformato bambini e ragazzi da oggetto di protezione a soggetti titolari di diritti, ponendo le basi per un cambiamento nella relazione tra generazioni“. E ancora: “Ciò però non può significare – come talora accade – che i genitori, la comunità e le istituzioni, senza assumersi le loro responsabilità, rinuncino al ruolo di guida nei confronti dei più piccoli. Quasi che l’aver assegnato loro dei diritti li abbia automaticamente resi capaci di orientarsi da soli nel mondo”.

La suddivisione delle responsabilità

E proprio gli obblighi nei confronti dei più piccoli sono stati messi al centro della relazione predisposta dall'Autorità competente. Uno degli esempi più eclatanti di assunzione di responsabilità si manifesta quando le coppie vanno in crisi. Non a caso l'Autorità ha pubblicato “Carta dei diritti dei figli nella separazione dei genitori”, un'opera che invita gli adulti a tenere in debito conto le sensibilità dei bambini che vivono questa drammatica situazione. Nel corso della sua relazione la Garante, Filomena Albano, ha riservato particolare attenzione ai parametri economici inerenti giovani e giovanissimi italiani. Quasi un minorenne su otto secondo l’Istat vive oggi in condizioni di povertà assoluta, mentre di contro l’offerta di servizi per l’infanzia tra regione e regione è disomogenea e ha bisogno di standard minimi uguali in tutto il territorio. “Servono più asili nido e più mense scolastiche di qualità e spazi gioco accessibili a tutti i bambini e una banca dati sulla disabilità”, ha detto Albano. 

La prevenzione per evitare tragedie 

“La violenza nei confronti dei bambini è prova che il sistema di protezione non ha funzionato. Sono troppi i casi, registrati anche negli ultimi giorni, di bambini maltrattati e uccisi da chi li avrebbe dovuti proteggere”. Dunque al centro del sistema italiano deve essere posta la prevenzione, affinchè certi episodi vengano quantomeno arginati. Infine il recupero dei ragazzi che hanno avuto problemi con il rispetto della legalità. “Ciò vale anche per i ragazzi più piccoli, che non hanno ancora compiuto 14 anni”, ha concluso la Garante Filomena Albano.