Sarkozy a processo per corruzione

Non era ancora mai accaduto, nella storia della Quinta Repubblica francese, che un ex presidente andasse a processo per un caso di corruzione: accadrà a Nicolas Sarkozy, capo dell'Eliseo dal 2007 al 2012 e accusato nell'ambito delle indagini sulla sospetta corruzione di un alto magistrato della Corte di Cassazione francese, Gilbert Azibert. Sarkozy, attraverso i suoi legali, aveva inoltrato diversi ricorsi, tutti respinti dai magistrati della Corte Suprema per i quali l'ex presidente dovrà presentarsi per la prima volta in Tribunale per rispondere delle accuse formulate sulla base di alcune intercettazioni telefoniche. Al momento, tuttavia, non sono note le date delle udienze le quali, probabilmente, si svolgeranno a Parigi.

L'Affaire Bettencourt

Tutto risale all'inizio del 2014 quando, secondo le ipotesi formulate dall'accusa, Sarkozy avrebbe incaricato il suo legale, Thierry Herzog, di ottenere alcune informazioni riservate dal giudice Azibert, nell'ambito del procedimento istituito sull'Affaire Bettencourt (il caso dei sospetti pagamenti illegali ad alcuni membri del governo francese, nel 2010, da parte della miliardaria a capo de L'Oreal), nello specifico sul sequestro delle sue agende. Secondo le accuse, Sarkozy avrebbe proposto in cambio una prestigiosa posizione a Monaco per il giudice. Un lavoro che, secondo il presidente, non si è mai concretizzato e che, quindi, questo sia in qualche modo prova della sua estraneità ai fatti. All'ex Capo di Stato e al suo legale, però, viene contestata la cessazione delle trattative per la sola motivazione di essersi accorti che i loro telefoni erano stati sottoposti a sorveglianza. Anche il legale di Sarkozy, Herzog, e l'ex giudice Azibert saranno processati, come riferiscono i media francesi, per “violazione del segreto professionale”.

Gli altri casi

Il caso Bettencourt rappresenta solo il più impellente dei casi giudiziari che vedono coinvolto l'ex presidente della Repubblica, sospettato anche di aver ricevuto milioni di euro in finanziamenti nel 2007 (in piena campagna elettorale) dall'allora rais libico Mu'ammar Gheddafi, accuse sempre respinte da Sarkozy. Più interno il caso Bygmalion, nel quale l'ex Capo di Stato è sospettato di essere coinvolto in una frode.