Un polmone che si sta spegnendo, come pensa di agire la Cop26

L'importanza di fermare la deforestazione e giungere alla consapevolezza che le foreste sono una ricchezza per il nostro mondo

Foto di DEZALB da Pixabay

In occasione della Cop26 a Glasgow, ovvero la conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici del 2021, si è affrontato il tema della deforestazione che vede come protagonista tutti i luoghi “verdi” del mondo, che ci permettono sostentamento e rappresentano un vero e proprio polmone verde per la Terra, e in particolare modo sulla foresta amazzonica.

L’importanza delle foreste

Infatti l’Amazzonia assorbe da 150 a 200 miliardi di tonnellate di carbonio e rappresenta uno degli elementi fondamentali dell’equilibrio climatico del Pianeta, per esempio le foreste pluviali ci forniscono dal 17 al 20% dell’acqua dolce della Terra, insomma è di vitale importanza per noi esseri umani e per la sussistenza del Pianeta. Uno dei problemi però che vede come protagonista questa distesa verde, e non solo, è sicuramente la deforestazione: si tratta della principale causa che minaccia la sopravvivenza di questa zona, lo scopo è legato ad un sistema di mercato in cui si disbosca per convertire aree forestali in terreni agricoli, come quelli di soia, oppure in pascoli estensivi per la produzione di carne bovina. La tecnica utilizzata è quella del “taglia e brucia” con lo scopo di liberare la terra non solo dalla vegetazione, ma anche dalle popolazioni locali e indigene.

Il problema in Brasile

Il risultato di tutto questo procedimento è che i dati diffusi il mese scorso dal governo brasiliano mostrano che la deforestazione non mostra segni di rallentamento, ad oggi infatti ha superato i 10.000 chilometri quadrati per il terzo anno consecutivo. I leader di oltre 100 paesi quindi si sono ritrovati a discutere alla Cop26 di questo tema, giungendo ad un accordo per mettere fine alla deforestazione entro il 2030, lo stesso Boris Johnson, capo del governo britannico, ha affermato che con questo accordo si avrà finalmente la possibilità di porre fine alla lunga storia dell’umanità caratterizzata dalla predazione della natura, per diventarne custodi.