Sos esclusione dal mondo del lavoro. Cosa significa essere non vedenti

Tre non vedenti su quattro non trovano lavoro nei paesi europei. Dati e testimonianze sulla mancata inclusione sociale nell'Ue

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Allarme esclusione sociale nell’Ue per i non vedenti. Il 45% delle aziende europee affermano che non possono permettersi di assumere persone disabili. Mentre il 44% non è sicuro di poter far fronte al costo di un impiegato con esigenze particolari. Per la Giornata Mondiale della Vista. In occasione della festa di Santa Lucia, papa Francesco ha assicurato “ai non vedenti e agli ipovedenti la mia vicinanza e le mie preghiere. Su voi e sulle vostre famiglie invoco la grazia del Signore Gesù. Affinché siate costanti nella speranza. E vi affidiate alla provvidenza di Dio nella vostra vita. Dio vi benedica tutti!”.

Non vedenti discriminati

Trovare un lavoro può essere una sfida. Trovare il posto di lavoro giusto. Scrivere lettere di presentazione. Superare il colloquio di lavoro. Ed infine sperare di essere scelti. Tuttavia, per le persone non vedenti, trovare un impiego è ancora più difficile. Tre gli ostacoli comuni per i non vedenti in cerca di un impiego. L’inaccessibilità ai siti internet di candidatura. Il pregiudizio. La paura.  vedente

Allarme disoccupazione

Per le persone affette da disabilità visive, quali scelte lavorative possono essere più adatte alla loro condizione? E quali fattori rendono insicuri i datori di lavoro quando si tratta di assumere persone non vedenti? Uno studio Ue ha analizzato una vasta gamma di dati provenienti da diversi paesi europei. Per determinare il numero di persone affette da disabilità visive. Ed il livello di disoccupazione. Secondo i risultati, in media il 75% di non vedenti in Europa è al momento senza un lavoro retribuito.Vedente

Emergenza

Il tasso di disoccupazione tra persone non vedenti o con altre disabilità visive è altissimo. La maggioranza delle persone affette da cecità non lavora: 3 su 4. Il paese in cui questa problematica è più diffusa è la Russia. Con 218.902 non vedenti disoccupati. Alla Russia seguono l’Italia e la Spagna. Con rispettivamente 181.385 e 105.198 non vedenti disoccupati. Al giorno d’oggi è importante per le aziende investire in talento. Diventare più inclusive. Trovare nuovi modi di coinvolgere le persone non vedenti nelle modalità di lavoro digitale.

Disabilità visive

Oltre un terzo dei settori economici fa fatica a coprire i posti di lavoro vacanti. Nonostante ciò, più di 3,4 milioni di persone affette da disabilità visive (molti dei quali non vedenti) rimangono senza lavoro. Lo conferma il dipartimento per il lavoro e le pensioni (Dwp). Nove datori di lavoro su dieci dicono che assumere al giorno d’oggi una persona con disabilità visive è ”difficile” o ”impossibile”. Eppure un numero significativo di lavori possono essere svolti da persone non vedenti. Alcuni tra questi senza nemmeno il bisogno di regolazioni. Ed aggiustamenti. Sul posto di lavoro. Assessori, ingegneri, scienziati e maestri. Le possibilità di carriera per le persone non vedenti sono moltissime. Più di quante si immagina. vedenti

Cambio di scenario

In tempo di pandemia, il lavoro in modalità smart working è diventato la norma per moltissimi lavoratori. Tuttavia, questo cambio di scenario (dall’ufficio al comfort della propria abitazione) rappresenta anche maggiori opportunità per le persone non vedenti. Infatti, poter lavorare da casa significa che non esistono più moltissimi ostacoli legati agli spostamenti. A cui spesso fanno fronte le persone affette da disabilità visive. In un anno le app digitali per la salute sono aumentate esponenzialmente. Accrescendo la loro popolarità. Di conseguenza, anche le sedute terapeutiche online sono aumentate. Il fatto che l’ascolto non necessiti della vista, rende la professione dello psicologo una delle professioni più consone alle persone con disabilità visive.