Autismo, una Giornata che deve durare tutto l’Anno. Testimonianze solidali

In Italia si stima che un bambino su 77, compreso nell'età tra i sette e i nove anni, abbia una diagnosi di disturbo dello spettro autistico

autismo

“In piazza San Pietro alcune persone con autismo cucinano e offrono il pranzo ai fratelli poveri. E’ bello questo”. Nell’udienza alla Fondazione italiana autismo, papa Francesco ha elogiato “un’iniziativa che testimonia lo stile del buon samaritano. Lo stile di Dio”. Che è “vicinanza. Compassione. Tenerezza”. Un segno per “mettere la fraternità al centro dell’economia. Non l’egoismo. Non il profitto personale“. Ieri i membri della Fondazione Italiana Autismo hanno provveduto alla distribuzione di cibo e pizze ai senza fissa dimora. Con un food truck posizionato nella zona dell’ambulatorio del colonnato di Piazza San Pietro. Hanno collaborato alcuni giovani con disturbi dello spettro autistico. Coinvolti in progetti sociali e start-up imprenditoriali.disturbi

I danni della disattenzione

“La sofferenza di molte famiglie con figli con autismo ha una causa. E’ conseguenza, infatti, della cronica disattenzione politica e culturale verso la salute mentale dell’infanzia e dell’adolescenza. Nonché della conseguente mancanza di risorse adeguate per i servizi di neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza”, spiega la professoressa Elisa Fazzi. Direttrice dell’Unità operativa di neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza Asst Spedali Civili di Brescia. Ma è anche una corsa contro il tempo per diagnosticare l’autismo. Il dottor Massimo Molteni richiama l’urgenza di esami strumentali per identificarlo più precocemente possibile. Il neuropsichiatra infantile dirige l’Irccs Medea-Bosisio Parini di Lecco. Ed evidenzia che “la diagnosi dell’autismo può essere solo di natura clinica”. E “l’evidenza del disturbo si raggiunge solo nel corso dello sviluppo del bambino”. Quindi è importante individuare questa condizione “entro i 24 mesi. E comunque prima dei 3 anni”. Mentre, sottolinea Molteni, “l’età media della prima diagnosi supera questa età”. Con la conseguenza di “ritardare i percorsi di presa in carico e i necessari interventi abilitativi. Che devono coinvolgere tempestivamente e precocemente la famiglia e i contesti di vita”.autismo

Focus sull’autismo

Non è una ricorrenza, è un monito planetario a non dimenticare l’autismo. Oggi nel mondo si celebra la Giornata della consapevolezza sull’autismo (WAAD, World Autism Awareness Day). Una data istituita nel 2007 dall’assemblea generale dell’Onu. Il 2 aprile richiama l’attenzione di tutti sui diritti delle persone nello spettro autistico. “I disturbi del neurosviluppo hanno serie conseguenze- osserva l’Istituto superiore di sanità-. E comportano la compromissione qualitativa nelle aree dell’interazione sociale e della comunicazione. Con modelli ripetitivi e stereotipati di comportamento, interessi e attività“. In Italia si stima che l’autismo interessi circa un bambino su 77. Con prevalenza maggiore nei maschi. Che sono colpiti 4,4 volte in più rispetto alle femmine. autismo

Sfida complessa

La Sinpia è la Società italiana di neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza. In occasione della Giornata Mondiale ricorda come l’autismo rappresenti una sfida complessa per tutta la società. E che deve coinvolgere una rete integrata di cura.In prima linea i servizi sanitari. Socio-sanitari. Sociali. Educativi. Le famiglie. E tutti i contesti di vita. Gli studi epidemiologici internazionali hanno riportato un incremento generalizzato della prevalenza dell’autismo negli ultimi anni. Sono vari i fattori da tenere in considerazione nell’interpretazione dell’aumento. Tra cui le modifiche dei criteri diagnostici. La maggiore consapevolezza degli operatori sanitari, sociosanitari ed educativi. E l’aumentata conoscenza del disturbo da parte della popolazione generale. Connessa anche ai cambiamenti del contesto culturale e socio-economico.autismo

Servizi necessari

Servono, dunque, servizi multi-professionali di neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza. Che “sappiano coniugare competenze, rigore metodologico e flessibile attenzione al bambino e alla famiglia”. Fondamentali, secondo gli esperti, per “garantire percorsi di cura appropriati per i disturbi neuropsichici“. L’autismo, come altre condizioni complesse dell’età evolutiva, è un paradigma. Per un moderno sistema di welfare “family centered”. Dove, avverte Sinpia, tutti i servizi sono interconnessi a rete attorno al bisogno della persona e della sua famiglia. E dove nessuno opera da solo. I dati scientifici lo confermano. E’ stato dimostrato, infatti, che giova il coinvolgimento attivo e partecipativo di famiglia e contesto di vita. Sono però necessarie risorse di personale adeguate in quantità e qualità e modelli organizzativi. Sviluppati appositamente per il complesso mondo di bambini e adolescenti con disturbi del neurosviluppo.