Disabilità, il coraggio del “vento contro”. Aprirsi alla vita per superare le paure

La testimonianza di Daniele Cassioli, campione paralimpico di sci nautico, cieco dalla nascita: "In Italia gli impianti sono spesso inadeguati e le società sportive pesano quasi totalmente sulle spalle degli appassionati"

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Il coraggio di guardare oltre la disablità. “La forza necessaria per superare i nostri limiti è già dentro di noi. L’importante è non perdere di vista l’obiettivo finale”, spiega Davide Cassioli. La sua storia dimostra la percorribilità la strada dell’inclusione. Il campione paralimpico presiede la onlus “Piramis”. E testimonia con i suoi successi planetari l’importanza di garantire pari opportunità. Cassioli, cieco dalla nascita, è, infatti, il più grande sciatore nautico paralimpico di tutti i tempi. Con 25 titoli mondiali. 25 titoli europei. E 41 titoli italiani.disabilità

Crescita dell’Italia

Afferma Davide Cassioli: “Ho avuto l’onore di vivere la vittoria a un campionato del mondo. Ma soprattutto ho la grande fortuna di aver potuto contare sullo sport per crescere. E so bene che non è così per molti. In Italia gli impianti sportivi sono spesso inadeguati. La scuola snobba lo sport. E le società sportive pesano quasi totalmente sulle spalle degli appassionati. Cioè i inguaribili romantici che danno l’anima per far muovere i ragazzi“. Avverte l’atleta paralimpico: “Lo sport non è solo l’alta specialità. Ma un vero e proprio strumento funzionale alla crescita di un paese“.Disabilità

Oltre la disabilità

Il campione parolimpico si racconta nel libro “Il vento contro. Quando guardi oltre, tutto è possibile“. La sua storia non è fatta solo di allenamenti, sudore, cadute e trionfi. Ci sono l’amicizia, lo studio, l’amore, la musica. Con disarmante leggerezza e candore, Daniele Cassioli ci porta oltre. “Oltre la vista. Perché c’è molto altro da scoprire. Anche se chi vede è portato a credere che ogni esperienza passi attraverso gli occhi– sottolinea il campione parolimpico-. Oltre la paura. Perché per migliorarsi non bisogna allenare solo i propri punti di forza. Ma anche i propri punti deboli. Ciò in cui ci si sente insicuri e fragili. E, naturalmente, oltre la paura del diverso. Perché solo grazie alle differenze possiamo arricchirci ogni giorno di più“. E prosegue: “Ho imparato che quando tocchi il fondo ti conosci meglio, dopo. Soprattutto, ho capito una cosa. Vincere non è solo raggiungere un traguardo. E’ anche liberarsi di un ostacolo che ti blocca la rotta. Vincere può voler dire ritrovare te stesso. E volerti bene così come sei“. 

Empatia

“È stato per 25 volte campione del mondo di sci nautico. Coinvolge col suo entusiasmo tanti ragazzi con disabilità avviandoli allo sport. “Daniele Cassioli è di quelle persone che sanno trascinare. E trasmettere con spontaneità ed empatia la propria passione travolgente per la vita. Per quello che fanno e in cui credono- osserva il ministro alle Disabilità, Erika Stefani-. Vederlo sfrecciare sull’acqua è uno spettacolo unico. Con la onlus ‘Real Eyes Sport‘, Daniele Cassioli ha aiutato e sta aiutando i bambini con disabilità visiva a superare le paure. E aprirsi allo sport e alla vita. Nel suo libro racconta come, a volte, avere “il vento contro” è proprio quella condizione ideale che ti consente di volare“.

Sport e disabilità

Quella di Daniele Cassioli è la storia di un ragazzo molto speciale. Ma è anche la storia di un ragazzo come tutti gli altri. Che deve crescere e imparare ad accettarsi così com’è. Ad aprirsi e a farsi voler bene. A superare i momenti difficili. Ad apprezzare la meraviglia di ogni giorno. E scoprire che, a volte avere il vento contro è proprio la condizione ideale. Quella che ti fa venire voglia di volare. L’eccezionale vitalità di Daniele Cassioli lo ha spinto da sempre ad affrontare ogni situazione. Con slancio e curiosità. E in particolare a dedicarsi allo sport con tutto se stesso. Grazie allo sci nautico, Daniele Cassioli ha solo trovato una dimensione di completa ed esaltante libertà. E ha scoperto di avere la stoffa dell’autentico campione. Diventando appunto il più forte sciatore paralimpico di tutti i tempi. La sua è straordinaria storia di forza e di coraggio. Più profondo delle acque dei laghi che solca con gli sci.