Dare vita a una comunità attraverso la scrittura

L’intervista di Interris.it al pedagogista e scrittore Alessio Castiglione, fondatore e presidente dell’associazione Newbookclub Community Lab

Sono le azioni volontarie dal basso quelle che meglio riescono a raggiungere le persone e a far nascere incontri e legami su un terreno comune. Come fa da dieci anni “Newbookclub Community Lab” con la sua scrittura di comunità, esperienza in realtà nata in maniera diversa da un’intuizione di Alessio Castiglione – che oggi ha al suo fianco una squadra di collaboratori: Nazareno Inzerillo, Gaia Garofalo, Simone Napoli, Margherita Chinnici e Morena Famà – ventisette anni, palermitano, con una grande passione per la lettura, la scrittura e un’inclinazione per la ricerca di modelli di vita in comune che consentano la libera espressione della persona approfondita negli studi universitari fino alla laurea in Scienze pedagogiche e a un master in progettazione del lavoro sociale. Da club del libro fondato dieci anni fa, Nbc si è sviluppato in un laboratorio intorno al quale si raduna una – come la chiama il fondatore e presidente – “comunità grafomane” aperta e inclusiva che ha l’obiettivo di costruire un dialogo intergenerazionale dando spazi e voce a chi è più marginalizzato, più fragile e più vulnerabile, per far sì che l’“io” della persona e della collettività non si disintegri nell’isolamento. E oggi per la prima volta partecipa a un bando del Corpo europeo di solidarietà, iniziativa dell’Unione europea rivolta alle comunità giovanili, con “Writing Community, la narrazione che ci unisce”. Un progetto che riguarda i minori che soffrono di marginalità sociale, in un momento tanto segnato dall’isolamento a causa della pandemia, alcuni segnalati dai servizi sociali del comune del capoluogo siciliano.

Nuove strade

“E’ un’evoluzione naturale della mission dell’associazione”, spiega a Interris.it Castiglione, “la situazione pandemica ci spinge a creare nuove strade, come le piattaforme digitali, per incontrarci e per creare qualcosa di nuovo. Organizzeremo due incontri di scrittura  al mese, in presenza e online, coinvolgendo ogni persona del contesto palermitano e raggiungeremo i giovani per farli esprimere attraverso la scrittura, che può essere la poesia, la prosa, la narrativa, il flusso di coscienza o il diario”. Una modalità d’incontro “per creare uno spazio comunitario intergenerazionale dove chiunque è libero di appartenere, di sentire proprio quel momento, di creare energia”.

Dal club al laboratorio

Tutto è nato nel 2012 a partire da un bisogno personale. “In un momento di solitudine adolescenziale ho dato vita a questo spazio con la mia volontà e la mia motivazione”, racconta Castiglione. “Poi Nbc si è mosso grazie alle energie di chi voleva prendere parte a qualcosa di utile e di bello fondato su passioni come scrittura e lettura”. I primi passi sono stati mossi con la scrittura di recensioni di libri, poi questa “comunità del libro” ha compreso che la sfera le appartiene maggiormente è quella della scrittura. “Ho studiato perché diventasse qualcosa di più e oggi è un’associazione che presenta progetti”, continua il fondatore, che dopo le superiori si è iscritto all’Università degli Studi di Palermo laureandosi nel 2019 in Scienze pedagogiche, arricchendo la sua formazione con un master in progettazione del lavoro sociale e un altro nel 2020, oltre ad aver pubblicato tre libri, Vanità soldi fango, Io non ricordo e Annegare. “La scrittura di comunità è una metodologia non molto indagata, con quote sociali, gruppali, per scrivere insieme e costruire una mappa della narrazione dei partecipanti”, spiega Castiglione. Gli appuntamenti del Newbookclub Community Lab funzionano così: ci si incontra, si danno argomenti comuni, detti “stimoli di scrittura”, un orario e si comincia a scrivere. “Si vedono le persone scrivere in modo spirituale, silenzioso, meditativo, poi c’è la condivisione del testo, qui ed ora. Ci si ritaglia lo stesso spazio, lo stesso momento dell’ascolto, un punto di vista di ognuno – da quattordicenne al professionista fino al pensionato – su uno stesso tempo”. E alla fine chi ha preso parte a questo processo “si riconosce nella narrazione altrui, mentre può esprimere la sua”. Poi si sceglie chi deve pensare ai temi per i successivi. “La partecipazione attiva e la massima inclusione servono a creare sentimenti comunitari a partire da ciascuno”.

Le “stanze cittadine” di Palermo

Proiettato nell’ottica, e nel sogno, di assurgere a una dimensione più ampia a livello nazionale, secondo il suo fondatore “Nbc non poteva nascere se non a Palermo, piena di ‘stanze cittadine’ che si prestano alla narrazione”. Castiglione descrive in questi termini il capoluogo dell’isola, una città “sincretica, fatta di arti e influenze culturali dove ogni angolo è fonte d’ispirazione”. Proprio per farsi ispirare, gli incontri dell’associazione si tengono in diversi luoghi della città, dove ci si ritrova per scrivere insieme. “Un luogo particolare sono le scalinate pubbliche in piazza Verdi, dove si trova il terzo teatro più grande d’Europa, il Massimo”, rievoca Castiglione, “in mezzo alla confusione palermitana ci siamo ritagliati una fetta di mondo dove stare bene”. Un’altra esperienza indimenticabile risale all’estate scorsa, quando l’incontro si è tenuto su una barca attraccata al porto palermitano, di fronte Monte Pellegrino che ospita il santuario di Santa Rosalia. Mentre per il futuro “abbiamo intenzione di scrivere altri due progetti, su ambiente, scuola e transizione digitale, e cerchiamo volontari per espandere la rete a livello nazionale”, racconta Castiglione. Che manifesta un altro sogno nel cassetto: “Diventare una casa editrice con un’impronta sociale che investe sui giovani, perché conservano una forza narrativa fantasiosa molto dirompente”.