In
Nigeria l’agricoltura contribuisce a un terzo del PIL. Tra le principali
produzioni agricole il riso, il cacao, le arachidi, l’
olio di palma, il grano e il sorgo. Anche l’allevamento (ovini, caprini, suini e pollame) e la pesca rivestono una notevole
rilevanza. A livello mondiale la
Nigeria è seconda solo all’India per numero di persone che vivono
al di sotto della soglia di povertà (96,7 milioni). Il “climate change” ha moltiplicato i fenomeni metereologici estremi. Provocando
danni colossali al settore primario e spingendo in altro il numero dei
profughi climatici. Sempre più nigeriani, infatti, sono costretti a lasciare la loro terra. A causa delle alterazioni dell’ambiente naturale per l’impatto del
cambiamento climatico. La Banca mondiale fa propri gli appelli affinché la popolazione venga aiutata.
Servono “aiuti immediati”. Ma secondo il Fmi sarebbe più conveniente investire su misure preventive. “I paesi dovrebbero investire per aiutare le persone ad
adattarsi a questo tipo di eventi – osserva il rappresentante Fmi-. Piuttosto che reagire a posteriori”.