Occasioni per una vita rinnovata

d'ercoleQuest’anno la Quaresima, tempo di penitenza e di preghiera che ci prepara alla Pasqua, evento centrale della fede cristiana, si colora d’una tinta singolare: la Divina Misericordia. A sorpresa, infatti, venerdì 13 marzo, al termine della liturgia penitenziale nella Basilica Vaticana, papa Francesco ha annunciato un Anno Santo straordinario della Misericordia, e la cura di questo Giubileo ha voluto affidarla al Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione perché possa animarlo come una nuova tappa del cammino della Chiesa nella sua missione di portare a ogni persona il vangelo della Misericordia. Avrà inizio con l’apertura della Porta Santa in San Pietro nella solennità dell’Immacolata Concezione 2015 ( a 50 anni dalla chiusura del Concilio Vaticano II) e si concluderà il 20 novembre 2016, festa di Nostro Signore Gesù Cristo, Re dell’Universo. Non è un caso che l’annuncio lo abbia dato proprio nel secondo anniversario della sua elezione e durante l’omelia della celebrazione penitenziale con la quale ha aperto l’iniziativa “24 ore per il Signore”, proposta dal Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione per incoraggiare in tutto il mondo l’apertura straordinaria delle chiese invitando a celebrare il sacramento della riconciliazione.

“Dio ricco di misericordia”(Ef 2,4) era il tema di questa giornata, tratto dalla lettera di San Paolo agli Efesini. Il richiamo alla Misericordia Divina ricorre spesso nei discorsi di papa Bergoglio che, riprendendo un tema quanto mai caro a san Giovanni Paolo II, vuole rilanciare all’umanità l’annuncio liberante dell’amore misericordioso di Dio. Dinanzi ai grandi disastri che la cronaca quotidiana registra, -­ non ultimo l’attentato terroristico nel Museo a Tunisi che ha registrato oltre venti morti e molti feriti tra innocenti turisti in vista alla città -­ dinanzi agli assurdi episodi di violenza che insanguinano il mondo, perseguitando e uccidendo in particolare migliaia di cristiani in diverse nazioni, quando sembra fallire ogni appello all’intelligenza dell’uomo, non resta che rivolgersi alla Misericordia Divina. Solo l’Amore può cambiare il cuore indurito di un’umanità che in gran parte ha scelto di vivere senza Dio. L’appello alla Divina Misericordia è l’estremo ricorso d’un popolo oppresso dal peccato, che invoca il soccorso dal Cielo. E compito dei credenti è annunciare, testimoniare e rendere visibile l’amore e la tenerezza di Cristo per tutti gli uomini, specialmente i più lontani dal Vangelo. Già San Giovanni Paolo II, in diverse circostanze aveva invocato la Divina Misericordia e aveva invitato i fedeli ad affidarsi all’amore di Dio, come risorsa certa di speranza nelle difficili situazioni della vita. L’istituzione della festa della Divina Misericordia, la domenica dopo Pasqua, è stata l’intuizione profetica di questo pontefice, che, immerso nella storia, volle indicare all’umanità la via di uscita dal labirinto del male in cui si è terribilmente impantanata. Su questa scia si colloca Papa Francesco, con un’accentuazione singolare sulla riscoperta della tenerezza misericordiosa del Padre celeste verso tutti gli uomini.

“Cari fratelli e sorelle -­ha detto il Papa indicendo l’Anno Santo ‑ ho pensato spesso a come la Chiesa possa rendere più evidente la sua missione di essere testimone della Misericordia. È un cammino che inizia con una conversione spirituale. Per questo ho deciso di indire un Giubileo straordinario che abbia al suo centro la misericordia di Dio. Poiché “nessuno può essere escluso dalla Misericordia di Dio – prosegue papa Francesco – tutti conoscono la strada per accedervi e la Chiesa è la casa che tutti accoglie e nessuno rifiuta. Le sue porte permangono spalancate, perché quanti sono toccati dalla grazia possano trovare la certezza del perdono. Più è grande il peccato, maggiore dev’essere l’amore che la Chiesa esprime verso coloro che si convertono”. Ed ha aggiunto: “Sono convinto che tutta la Chiesa potrà trovare in questo Giubileo la gioia per riscoprire e rendere feconda la misericordia di Dio, con la quale tutti siamo chiamati a dare consolazione a ogni uomo e ogni donna del nostro tempo”.

Proiettati in questo straordinario Anno di grazia, disponiamo l’animo a vivere insieme giorni di forte impegno spirituale. Prepariamoci sin d’ora. Domenica dopo Pasqua – domenica che, come sopra dicevo, Giovanni Paolo II ha voluto come festa della Divina Misericordia – il Papa darà l’annuncio ufficiale e solenne dell’Anno Santo con la lettura e la pubblicazione della Bolla presso la Porta Santa della Basilica di San Pietro. Il cammino verso il Giubileo comincia a delinearsi. Che ci veda tutti coinvolti e attivi in questo cantiere spirituale perché il dono della Misericordia di Dio si diffonda abbondante in ogni angolo della terra.