Più nascite premature a causa del caldo estremo

Le donne incinte esposte a caldo estremo sono a più alto rischio di parto prematuro. Lo indica uno studio australiano fatto su due milioni di nascite a Sydney in un arco di 20 anni

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foto da unsplash

Il caldo estremo provoca parti prematuri. Lo indica uno studio decennale della Monash University di Syndey (in Australia) sui dati di oltre 1,2 milioni di nascite spalmati in 20 anni. L’analisi evidenzia l’impatto del cambiamento climatico sulla salute, a partire da donne e bambini.

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Le donne incinte esposte a caldo estremo sono a più alto rischio di parto prematuro. Lo indica un’analisi di oltre due milioni di nascite a Sydney in un arco di 20 anni, che sottolinea l’importanza dell’accessibilità a spazi verdi per contenere l’impatto del cambiamento climatico sulla salute. Lo studio della Monash University sui dati di oltre 1,2 milioni di nascite in due decenni – appena pubblicato sulla rivista Jama Pediatrics – indica che l’esposizione a temperature estreme nel terzo trimestre aggrava fino al 61% il rischio di nascita prematura.

Il rischio è chiaramente ridotto per le donne che vivono in sobborghi con più accesso a spazi verdi, scrive il responsabile dello studio professor Yuming Guo, docente di salute ambientale globale e biostatistica, secondo cui i dati raccolti dovrebbero motivare i governi e gli urbanisti a rendere fruibili più spazi verdi.

Nascite premature e cambiamenti climatici

I cambiamenti nell’organismo durante la gravidanza, con l’accresciuta massa corporea, e l’extra energia prodotta dal feto, possono rendere più difficile per la gestante divergere il flusso di sangue verso la pelle per permettere la sudorazione, scrive Yuming Guo. Questo può ridurre il flusso di sangue alla placenta, privando il nascituro di nutrimento e di ossigeno. “Se qualcosa avviene alla placenta, la risposta naturale del feto è di stimolare le doglie ed essere partorito, per uscire da un ambiente anormale”, scrive.

“Dobbiamo comprendere quali siano gli impatti sulla salute del cambiamento climatico, particolarmente per le temperature estremamente alte. Vi sono evidenze che spazio verde e copertura arborea possono ridurre l’impatto del caldo estremo su nascite premature. Le nascite prima di 37 settimane di gestazione sono una causa principale di morti neonatali e infantili globalmente. Molti bambini nati prematuri soffrono di problemi di salute di lungo termine”, conclude lo studioso.

Fonte: Ansa