Elezioni in Giappone: il partito conservatore di Kishida vince 4 seggi su 5

Il Partito liberaldemocratico giapponese, guidato dal premier Fumio Kishida, ha conquistato quattro dei cinque seggi in palio nelle elezioni suppletive parlamentari di domenica

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Il monte Fuji, simbolo del Giappone. Immagine di repertorio. Foto di David Edelstein su Unsplash

Il Partito liberaldemocratico giapponese, guidato dal premier Fumio Kishida, ha conquistato quattro dei cinque seggi in palio nelle elezioni suppletive parlamentari di domenica, un segnale incoraggiante in vista di una possibile dissoluzione della Camera bassa prima della scadenza della legislatura.

Le elezioni suppletive

I candidati del partito conservatore hanno prevalso in tre circoscrizioni uninominali della Camera Bassa: una nella prefettura di Chiba, a est di Tokyo, una nel distretto prefetturale di Oita al Senato, nel sud del Giappone, e altre due in quella di Yamaguchi, a sud ovest dell’arcipelago. Uno dei distretti di Yamaguchi era una base elettorale dell’ex primo ministro Shinzo Abe, vittima di un attentato a luglio dello scorso anno. Precedentemente detenuto dall’ex ministro della difesa Nobuo Kishi, fratello minore di Abe – poi ritiratosi per motivi di salute a inizio di febbraio – era stato poi candidato al suo posto il figlio maggiore, Nobuchiyo Kishi. Il Partito di innovazione giapponese Nippon Ishin ha vinto invece l’elezione suppletiva alla Camera Bassa nella prefettura di Wakayama, segnando la sua prima vittoria in quella regione in una circoscrizione uninominale. L’area è stata teatro dell’incidente avvenuto una settimana fa durante un comizio elettorale del premier Kishida, con un ordigno esplosivo lanciato in sua direzione, durante il quale il premier è rimasto illeso. Interpellato dai media sulla possibilità di sciogliere la Camera Bassa della Dieta e indire elezioni anticipate, Kishida ha escluso per il momento l’ipotesi, affermando che cercherà di “procedere diligentemente con l’implementazione delle riforme sulla base delle indicazioni ricevute dal popolo durante la campagna elettorale”. In base alla Costituzione giapponese il capo dell’esecutivo ha l’ultima parola sulla dissoluzione del Parlamento. Kishida è entrato in carica nell’ottobre 2021 e l’attuale legislatura scade nell’ottobre 2025. Poco più di un anno prima, nel settembre del 2024, si svolgeranno le presidenziali che designeranno il capo del partito conservatore, che diventerà primo ministro in caso di vittoria alle elezioni.

Fonte: Ansa