Coldiretti: “Il caldo anomalo sconvolge agricoltura e consumi”

Coldiretti: "La decisa tendenza al surriscaldamento della Penisola ha effetti sull’ambiente, sulla produzione agricola e sui consumi. A rischio la produzione di agrumi"

Aranceto. Foto di Philippe Gauthier su Unsplash

L’autunno più caldo di sempre aiuta il turismo ma sconvolge l’andamento stagionale. Le temperature superiori alla media ritardano la maturazione dei frutti tipici dell’inverno, a partire dagli agrumi. A rischio anche la produzione di vino e olio extra vergine.

Coldiretti: “Il caldo anomalo sconvolge agricoltura e consumi”

“Natale soleggiato con l’arrivo dell’anticiclone in un autunno che dal punto di vista climatologico si è classificato in Italia come il più caldo di sempre con una temperatura di ben 2,1 gradi superiore la media storica, ma l’anomalia sale a +2,3 gradi nel centro Italia”. È quanto emerge da una analisi della Coldiretti sulla base delle elaborazioni Coldiretti su dati Isac Cnr che rilevano le temperature dal 1800.

“Il solstizio di inverno quest’anno – sottolinea l’associazione – cade il 22 dicembre alle 04.28 e segna il giorno più corto dell’anno. Un appuntamento segnato da un caldo insolito con temperature massime che potrebbero addirittura sfiorare i 20 gradi in certe zone ma valori oltre la media si prevedono lungo tutta la Penisola. Una anomalia che – sottolinea Coldiretti – spinge il turismo di fine anno ma preoccupa l’agricoltura dove l’andamento stagionale con temperature superiori alla media ha ritardato la maturazione dei frutti tipici dell’inverno a partire dagli agrumi, in particolare le arance, con difficoltà ad acquisire la piena colorazione, soprattutto per le arance pigmentate. D’altro canto l’innalzamento della colonnina di mercurio confonde i consumatori che non hanno ancora indirizzato gli acquisti verso i prodotti della stagione fredda con il boom dei consumi di gelato”.

“Decisa tendenza al surriscaldamento della Penisola”

“Si conferma dunque quest’anno – sostiene l’associazione – la decisa tendenza al surriscaldamento della Penisola con effetti sull’ambiente, sulla produzione agricola e sui consumi. Un andamento che è destinato a cambiare la classifica degli anni più roventi negli ultimi due secoli in Italia che si concentra nell’ultimo decennio e comprende fino ad ora nell’ordine secondo l’analisi della Coldiretti il 2022 il 2018, il 2015, il 2014, il 2019 e il 2020.

L’anomalia climatica del 2023 è stata accompagnata fino ad ora da una media di oltre 9 eventi estremi al giorno per il maltempo lungo la Penisola, tra grandinate, trombe d’aria, bombe d’acqua, ondate di calore e tempeste di vento che hanno provocato vittime e danni”, secondo l’analisi della Coldiretti sulla base dei dati dell’European Severe Weather Database (Eswd).

Il risultato è il crollo dei raccolti nazionali che mette a rischio gli alimenti base della dieta mediterranea con riduzioni che vanno dal 20% per il vino al 30% per le pesche e nettarine ma anche la produzione dell’olio extravergine nazionale è stimata in circa 290mila tonnellate, ben al di sotto della media dell’ultimo quadriennio. Un’annata nera per l’agricoltura italiana con danni che, tra coltivazioni e infrastrutture, superano i 6 miliardi a causa dei cambiamenti climatici.

Fonte: AgenSIR