Brucia la Sicilia: 40 roghi attivi, criticità nel messinese

Sono una quarantina in tutto gli incendi divampati nei giorni scorsi in Sicilia, stretta ancora nella morsa del gran caldo. Critica la situazione nel Messinese

Foto: @vigilidelfuoco

Sono una quarantina in tutto gli incendi divampati nei giorni scorsi in Sicilia, stretta ancora nella morsa del gran caldo mentre Liguria e Piemonte fanno i conti con allagamenti e maltempo. Per fronteggiare i roghi sono impegnati i forestali e i vigili del fuoco su decine di fronti.

Brucia la Sicilia: 40 roghi attivi, criticità nel messinese

Sono una quarantina in tutto gli incendi divampati nei giorni scorsi in Sicilia, stretta ancora nella morsa del gran caldo. Roghi sono divampati nell’Agrigentino e nel territorio di Caltanissetta. Fiamme anche nel Catanese (a Caltagirone, Mascali, Piedimonte Etneo, Castiglione di Sicilia e a Linguaglossa), nell’Ennese e nell’area metropolitana di Palermo (Monreale, Santa Cristina Gela). Incendi anche in provincia di Messina.

Sono di nuovo in volo dalle prime luci dell’alba sei canadair e cinque elicotteri antincendio che da ieri sono impegnati nel contrasto agli oltre cinquanta incendi divampati in diverse località dell’Isola.

Schifani: “Situazione in miglioramento. Criticità nel messinese”

Il presidente della Regione siciliana Renato Schifani è rimasto in contatto tutta la notte con il comandante del Corpo forestale Beppe Battaglia e con il capo della Protezione civile regionale Salvo Cocina. “La situazione – dice Schifani – come mi informano in tempo reale dalle due sale operative, è comunque in miglioramento su tutti i fronti, grazie soprattutto al massiccio intervento di uomini e mezzi che stanno operando perché gli incendi non prendano nuovo vigore. Restano criticità, invece, nel Messinese, dove sono stati inviati quattro canadair. Per fortuna, al momento non si segnalano danni alle persone. Ringrazio, ancora una volta, l’abnegazione e l’impegno dei forestali, degli uomini e delle donne volontari della Protezione civile, ma anche dei vigili del fuoco e dei militari, che in queste ore così difficili si stanno adoperando con sacrificio per aiutare quanti sono stati messi a rischio dalla mano criminale di chi, ancora una volta, ha attentato al nostro patrimonio ambientale. Sono ancora scosso dalle immagini dei turisti costretti a scappare dalle spiagge del Trapanese circondate dalle fiamme”.

Attualmente sono in servizio due canadair a Salemi (Monte Polizzo) nel Trapanese, due a Messina sul Torrente Catarratti e due a Montagnareale nella zona tirrenica del Messinese. Gli elicotteri sono impegnati nel Palermitano, nel Trapanese e nel Messinese.

Notte di incendi nel palermitano, fiamme raggiungono strade

Dopo le decine di incendi divampati ieri nel corso dell’ultima domenica di agosto in Sicilia, in particolare nel palermitano e nel trapanese con la chiusura per alcune ore dell’aeroporto di Birgi e il soccorso via mare di alcuni bagnanti nella tonnara di Scopello, anche nel corso della notte protezione civile e vigili del fuoco sono stati impegnati su diversi fronti di fuoco alimentati da un forte vento di scirocco. I roghi, che in alcuni casi hanno anche minacciato case e attività commerciali, in alcuni casi hanno anche provocato l’interruzione dei principali assi viari di collegamento.

Turisti e vacanzieri, di ritorno dalle località di mare, hanno impiegato ore per raggiungere Palermo. Un incendio è divampato lungo l’autostrada Palermo – Mazara del Vallo, costringendo gli automobilisti a uscire allo svincolo di Balestrate e a percorrere la statale fino a Partinico. Fiamme anche lungo la Palermo – Agrigento, nella zona artigianale di Villabate; la statale è stata chiusa all’altezza di Villa Fabiana. Roghi anche lungo la statale Palermo – Sciacca, nella zona di San Giuseppe Jato. Anche qui sono state impegnate per ore le squadre antincendio. Diversi incendi dolosi, infine, a Termini Imerese e a Campofelice di Roccella. Sono andati in fumo ettari di macchia mediterranea e alberi di olivo.

Fonte: Ansa