Anziani maltrattati in casa di riposo: 5 arresti nel Pavese

Quattro operatrici di una casa per anziani nel Pavese e il titolare sono stati posti ai domiciliari per maltrattamenti pluriaggravati

Ancora una storia di maltrattamenti e violenze su anziani in una casa di riposo. Quattro operatrici di una casa per anziani nel Pavese e il titolare sono stati posti ai domiciliari per maltrattamenti pluriaggravati nei confronti degli ospiti.

Le indagini sono state eseguite dai carabinieri del Nas di Milano, coordinati dalla Procura di Pavia, pm Giuliana Rizza. Gli anziani – spiega la Procura – erano vittime di ingiurie, urla e mortificazioni tali da far subire loro “un clima di costante subordinazione e umiliazione”.

I maltrattamenti sarebbero avvenuti la scorsa estate e vengono definiti “sistematici” e “quotidiani”. Si parla di ingiurie, urla, mortificazioni, tali da ingenerare “un clima di costante subordinazione e umiliazione”. Alcune delle vittime non erano del tutto autosufficienti.

Agli arrestati è stata notificata anche la misura interdittiva della “sospensione temporanea dell’esercizio di attività professionali relative ai servizi assistenziali alla persona”. I militari dell’Arma hanno affidato, alle rispettive famiglie, gli anziani che si trovavano ancora ospiti della struttura.

Il precedente: violenza e abusi sessuali su anziani a Foggia

L’ultimo caso di violenze su anziani in una Rsa risale allo scorso agosto quando, in una Rsa del Foggiano, quattro operatori socio-sanitari vennero arrestati dalla Polizia con le accuse pesantissime. I quattro vennero infatti accusati, a vario titolo, di maltrattamenti ai danni di alcuni degenti ultra 80enni ricoverati nella struttura per anziani.

Uno dei quattro venne anche incriminato per violenza sessuale su alcuni pazienti della Rsa “Stella Maris” cdi Mandredonia. “Uno degli indagati – era scritto nel comunicato diffuso dalla Questura di Foggia – è stato gravemente indiziato anche di aver compiuto delle violenze sessuali nei confronti di due degenti, un uomo e di una donna ultra 80enni”.

L’indagine era incominciata lo scorso giugno quando era giunta alla Polizia una lettera anonima nella quale venivano narrati presunti episodi di maltrattamenti fatti da alcuni operatori socio-sanitari ai danni di alcuni pazienti ricoverati nella Rsa. All’interno della busta vi era anche una chiavetta Usb contenente un file audio video sul quale erano state registrate le urla di un’anziana. In quella occasione, vennero arrestati quattro operatori socio-sanitari di 42, 37, 31 e 25 anni.