Scontri in strada, Parigi a ferro e fuoco

Tornano i gilet gialli a Parigi, per il diciottesimo infuocato sabato di protesta. E la capitale francese viene messa a ferro e fuoco, come a dicembre, segnando il ritorno alle manifestazioni violente dopo mesi di relativa calma. Ancora una volta sono gli Champs-Elysées a finire al centro dei disordini, con scontri fra Polizia e black-bloc già a partire dalle 11 del mattino. Un palazzo è stato dato alle fiamme durante la marcia, sviluppando un incendio che ha rischiato di finire in tragedia: 11 persone sono rimaste ferite in modo lieve, una donna e suo figlio, rimasti intrappolati al secondo piano, hanno rischiato di essere investiti dalle fiamme, riuscendo a fuggire appena in tempo grazie all'intervento dei Vigili del fuoco. Il primo giorno dopo il Grand Débat, che segna il ritorno della protesta ai livelli di qualche mese fa dopo che, la scorsa settimana, i manifestanti in tutto il Paese erano stati appena 28 mila.

Castaner: “Non sono manifestanti, sono assassini”

Gravi i disordini sulla strada verso l'Arc de Triomphe, tra locali devastati e tafferugli fra agenti in tenuta antisommossa e black-bloc, apparsi durante il corteo dei gilet gialli: gravissimi danni al noto ristorante Fouquet's, preso d'assalto dai manifestanti al pari di altri locali nei dintorni e devastato, sia fuori che all'interno. La Polizia ha usato gas lacrimogeni per disperdere la folla che, nel frattempo, si era avvicinata alla fine degli Champs-Elysées. Al momento, stando ai dati delle Forze dell'ordine, sono state fermate 82 persone. Lapidario il commento del ministro dell'Interno francese, Christophe Castaner: “Non si tratta né di manifestanti né di casseur, questi sono solo assassini… Hanno risposto all'appello alla violenza di alcuni leader dei gilet gialli. Hanno deciso, come canto del cigno, di venire ad attaccare Parigi ma noi li abbiamo anticipati e rispondiamo colpo su colpo”. Una giornata, quella parigina, che avrà inevitabili ripercussioni a livello politico, vista quella che appare una manifesta intenzione, da parte del movimento dei Gilet gialli, di riprendere il vigore di qualche mese fa.