Raid governativi colpiscono due ospedali

Nuova strage di civili in Siria. Nelle utlime ore, infatti, raid aerei goverantivi hanno colpito due ospedali situati nel nord ovest del Paese. A riferire la notizia è la protezione civile della regione di Idlib, area fuori dal controllo governativo. Ci sono molte vittime, ma al momento le autorità hanno dichiarato che non è possibile fare un bilancio in quanto i soccorritori sono al lavoro da ore per cercare di estrarre eventuali superstiti del crollo degli edifici bombardati, rispettivamente a Marrat Numan e Kafranbel, a sud del capoluogo di Idlib.

L'offensiva per conquistare Saraqeb

Nella regione da 48 ore si sono intensificati i raid governativi e russi nel quadro dell'offensiva lealista per la conquista del tratto di autostrada che collega la Siria centrale con Aleppo e che ha il suo snodo chiave a Saraqeb, una delle cittadine più colpite degli ultimi giorni. Secondo le autorità, l'operazione sarebbe arrivata a un punto critico, infatti, se i ribelli perdono Saraqeb dovranno battere in ritirata verso le montagne. 

L'ira di Mosca

L'aviazione russa ha intensificato i raid aerei – lanciando 150 attacchi fra domenica e questa mattina – contro le postazioni ribelli nella provincia di Iblid, dopo che nella giornata di sabato un cacciabombaridiere russo è stato abbattuto da un missile terra-aria vicino alla cittadna di Sarabiq. Il pilota si è lanciato con il paracadute ma è stato circondato e si è ucciso con la sua granata d'ordinanza per non farsi catturare. La Russia, inotlre, ha fatto sapere che cercherà di recuperare il corpo del suo pilota, coordinandosi con la Turchia, anch'essa impegnata nel nord del Paese in un'offensiva vontro l'enclave curdo-siriana di Afrin.