La presenza totale dell’Eucarestia

L’Eucaristia è il cuore del cristianesimo, essa è al centro della Chiesa. E’ Gesù Cristo presente che genera un’energia divina che è sorgente di santificazione, di rinnovamento spirituale, di comunione. L’eucaristia è la memoria vivente che Uno è morto per noi, perché ci amava di un amore infinito.

Il memoriale non è solo un ricordo psicologico e una memoria soggettiva, ma un fatto un evento che rende presente per noi oggi la morte e la resurrezione del Signore. Il memoriale non è un andare col ricordo dal presente verso il passato, ma un venire del passato attraverso il sacramento verso il presente per attuare oggi la salvezza. L’eucaristia è il memoriale del sacrificio totale di Cristo: la sua morte, la sua resurrezione, la sua glorificazione, la sua venuta finale.

Gesù Cristo dopo la sua glorificazione non è assente dalla nostra vita, ma continua ad esercitare la sua presenza salvifica nella Chiesa soprattutto attraverso l’Eucaristia in cui egli è presente veramente, realmente, sostanzialmente. La sua non è una presenza puramente simbolica, ma una presenza personale che arriva a noi attraverso il suo corpo e il suo sangue, nei segni sacramentali del pane e del vino.

C’è un solo Corpo di Cristo glorificato, che si rende presente in ogni luogo. Tutto intero in ciascuna ostia, in ciascun frammento, come il sole viene riflesso da ciascun pezzo di uno specchio infranto. Ma non si tratta di un semplice riflesso o simbolo, ma di tutta la realtà della persona di Cristo che è presente.

La sua è una presenza totale: Gesù Risorto è presente col suo corpo, col suo sangue, con la sua anima, con tutta la sua Persona divina. Mediante l’Eucaristia il Cristo è realmente presente e noi comunità cristiana siamo realmente presenti al Cristo, gravitiamo attorno al Cristo glorioso, siamo divinizzati e glorificati in lui. L’Eucaristia è convito di comunione perché è sacrificio conviviale di alleanza. Non si può concepire l’Eucaristia esclusivamente come banchetto di fraternità svuotandola della sua dimensione di memoriale del sacrificio dell’alleanza nuova.

In quanto convito di alleanza l’eucaristia è il memoriale pasquale di Cristo, agnello immolato. La comunione al Corpo di Cristo che si fonda sulla realtà del sacrificio porta alla comunione dei fedeli. Il Corpo fisico del Cristo è inseparabile dal suo corpo mistico, perché noi che mangiamo un solo pane e beviamo ad un solo calice siamo un solo corpo.

La sollecitudine della carità si salda con l’esperienza di Dio vissuta nella liturgia eucaristica quasi in un moto pendolare, che sospinge dal cuore del mondo all’altare e viceversa. Ci si immerge nei problemi del mondo con la forza della carità attinta da Cristo nella liturgia; e si ritorna a celebrare l’Eucaristia portando all’altare i problemi e le ansie, le gioie e i dolori dei fratelli incontrati lungo le strade del mondo”. Per questo chiediamo allo Spirito di potere essere immersi anche noi, nella corrente d’amore che fluisce dal Padre al Figlio e al Santo Spirito nella quale siamo inseriti grazie all’Eucaristia.