Udine, raccolti più di 40mila euro per la mensa diocesana

Lsolidarietà è uno dei principi più importanti per i seguaci della fede cattolica. Essere vicini al prossimo, sempre e comunque, come nella parabola del buon samaritano è il paradigma a cui tendere. E nella diocesi di Udine hanno dimostrato con i fatti di essere vicini a chi ha maggiormente bisogno.

La raccolta per la “Gracie di Diu”

Oltre 201.390 chilogrammi di abiti donati per un corrispettivo economico di 42.291,90 euro. È il frutto della Raccolta straordinaria degli indumenti usati promossa lo scorso 25 maggio dalla Caritas diocesana di Udine. La somma – si legge in una nota diffusa oggi – sarà interamente destinata alla mensa diocesana “La Gracie di Diu” di via Ronchi a Udine, contribuendo a sostenerne quasi 2 mesi di attività.
Come spiega il direttore della Caritas diocesana, don Luigi Gloazzo, in una lettera di ringraziamento inviata a tutti i parroci, quella della mensa “La Gracie di Diu” è una realtà “che accoglie quotidianamente oltre 200 persone”. “Grazie ai volontari e agli operatori – prosegue don Gloazzo –, il cibo diventa occasione di ascolto e cura, vicinanza e supporto alle persone che vivono gravi situazioni di fragilità e marginalità“.
“A nome degli operatori e dei volontari Caritas – conclude il direttore –, esprimo a tutti coloro che hanno partecipato alla Raccolta, la nostra riconoscenza per l’impegno profuso sia in termini di tempo che di energie spese per promuovere e coordinare l’iniziativa. Un particolare ringraziamento ai tanti catechisti che hanno coinvolto i ragazzi e i giovani in questo gesto di solidarietà”. 

La struttura

La mensa diocesana “La Gracie di Diu” è gestita dalla Caritas di Udine dal 3 settembre 2012, a seguito della sopravvenuta indisponibilità dei Frati Cappuccini a continuarne la gestione. Il servizio si rivolge a persone italiane e straniere che non hanno la possibilità di garantirsi un pasto caldo. Gli ospiti sono persone senza dimora, che vivono in strada o in alloggi di fortuna, ma anche i cosiddetti “nuovi poveri“, che hanno vissuto un veloce tracollo economico e sociale, ritrovandosi senza reddito e senza risorse. A loro la mensa garantisce dai 150 ai 230 pasti in fascia meridiana per 365 giorni l’anno, e dalla fine di luglio 2015 altri 100 pasti circa in fascia serale. A permettere di tenere le porte della mensa sempre aperte sono le numerose donazioni da parte di supermercati, del mercato ortofrutticolo, di vari agricoltori, del Banco Alimentare e di singoli cittadini, oltre al contributo di più di 130 volontari, 4 cuochi, 8 operatori e un autista.