Trentamila lettere al giorno a Babbo Natale

Una delle leggende più diffuse attorno al personaggio di Santa Claus sostiene che la sua casa originale sia a Korvatunturi, letteralmente la “montagna a orecchio” che sorge a Rovaniemi, il capoluogo della Lapponia finlandese che è considerato il villaggio ufficiale di Babbo Natale . Qui, a pochi chilometri dal Circolo polare artico, arrivano, in vista del Natale, 32 mila letterine al giorno dei bambini di tutto il mondo.

Messaggi d'autore

Ogni dicembre ai figli dello scrittore britannico John Ronald Reuel Tolkien, autore de Il Signore degli Anelli, arrivava una busta affrancata dal Polo Nord. All'interno, una lettera dalla calligrafia filiforme e uno splendido disegno colorato. Erano le lettere scritte da Babbo Natale, che narravano straordinari racconti della vita al Polo Nord: le renne che si sono liberate sparpagliando i regali dappertutto; l'Orso Bianco combinaguai che si è arrampicato sul palo del Polo Nord ed è caduto dal tetto direttamente nella sala da pranzo di Babbo Natale; la Luna rottasi in quattro pezzi e l'Uomo che ci abitava caduto nel retro del giardino; le guerre con le moleste orde di goblin che vivono nei sotterranei della casa. Dalla prima lettera scritta al figlio maggiore di Tolkien nel 1920 all'ultima, toccante, del 1943, per la figlia, lo scrittore ha scrittore ha raccolto tutte quelle lettere e tutti quei disegni bellissimi in un unico volume.

Joulupukki

Rovaniemi, capitale della Lapponia, vivono  190 mila renne e 62 mila abitanti più uno: Babbo Natale. A 10 chilometri a sud del Circolo Polare, riferisce Corriere.it, i mercatini di Natale sono circondati da boschi innevati, sotto un cielo di aurore danzanti. Qui Babbo Natale viene chiamato Joulupukki; il suo villaggio, il Santa Claus Village, è un gigantesco borgo in legno con migliaia di luci, decorazioni e alberi addobbati, costruito sulla misteriosa montagna di Korvatunturi, ad otto chilometri da centro di Rovaniemi. Ci si trovano cose curiose: artigianato, design finlandese, cucina tradizionale; si possono vivere esperienze divertenti come escursioni su slitta trainata da renne, nonché il “bosco degli gnomi. Dopo aver trascorso la giornata tra elfi e balocchi, è tempo di ritirarsi nella stanza igloo: al Santa's Glass Igloo Artic è possibile dormire in uno dei 70 igloo di vetro con vista sull'Artico, e cenare all'Artic Eye Restaurant. Il Villaggio di Santa Claus è aperto tutti i giorni dell'anno. Arrivarci è semplice: con l'autobus numero 8 o i Santa’s Express Bus, che partono ogni ora dal centro di Rovaniemi.

Cassetta postale

Per Natale Poste Italiane ha organizzato oltre 100 eventi negli uffici di tutta Italia, coinvolgendo circa 4 mila alunni delle primarie. Durante gli incontri i bambini hanno letto le loro letterine imbucandole poi nella cassetta postale natalizia. “È una tradizione che si rinnova da anni – racconta a Quotidiano.net l’ingegner Gabriele Marocchi di Poste Italiane –. I bambini e gli adulti imbucano spontaneamente le lettere indirizzandole a Babbo Natale, alla Befana o a Santa Lucia, quello che noi ci limitiamo a fare è raccoglierle nei nostri uffici a Peschiera Borromeo, rispondere alle missive aperte e a spedirle a Rovaniemi in Finlandia, a casa di Babbo Natale”. Le lettere arrivano negli uffici postali tra la fine di novembre e metà dicembre. “Negli anni il flusso non si è mai ridotto; la tecnologia non ha ucciso la tradizione – continua Marocchi -. Le letterine arrivano da tutta Italia, non ci sono regioni particolarmente più attive di altre”. Non sono solo i bambini a spedirle, ma anche gli adulti con richieste che tendono a cambiare: “Caro Babbo Natale, anche se ho ormai 56 anni, credo ancora che una magia come la tua possa aiutare il mondo”. 

Niente più razzismo

I bimbi non si limitano a chiedere i doni ma pongono a Babbo Natale numerose domande: “Che sport fai? Esisti? Se sì mandami una tua foto” chiede Federico, lasciando dello spazio nella letterina per l’eventuale risposta con la foto.  “Traspaiono tanti sentimenti – spiega  a Quotidiano.net Gabriele Marocchi -. Tutti ammettono di non essersi comportati bene ma che sono pentiti e promettono che con il nuovo anno faranno i bravi”. Quest’anno Poste Italiane ha voluto sensibilizzare i bambini sull’importanza del riciclo e del rispetto dell’ambiente. E la generosità infantile non ha confini: “Soldini ai poveri – scrivono i bambini della seconda A della scuola primaria Sauro di Como –, niente più terremoti e tornado, doni ai bambini che non li hanno, scuole, ospedali e cure per i bambini che vivono nei Paesi poveri, libri a chi non può comprarli, niente più razzismo, lavoro per chi l’ha perso e occhiali per i bambini che non vedono bene e non possono comprarli”.