Cinque punti per combattere le fake news

Prosegue la lotta di Facebook contro le fake news. L'azienda guidata da Mark Zuckerberg prevede un programma basato su 5 punti. Il tutto ruota attorno al rafforzamento del fact-checking (cioè la verifica delle verdicità di quanto postato). 

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 “Durante l'ultimo anno e mezzo – ha detto la Product Manager Tessa Lyons-Laing – Facebook si è impegnato a combattere le false news attraverso una combinazione di strategie che vanno dalla rimozione degli account falsi alla collaborazione con i fact-checker, fino alla promozione di campagne di alfabetizzazione mediatica. Questo impegno non terminera' e c'e' ancora molto da fare”. Ma in che modo il social network sta lavorando? Cinque le strategie guida messe a punto.

Espansione del fact checking

Da quando Facebook ha lanciato il fact-checking, sono stati inclusi 14 Paesi nel programma e ora lo scopo è quella di coinvolgerne altri entro la fine dell'anno. Questi fact-checker indipendenti e autorevoli valutano l'attendibilità delle storie su Facebook e aiutando a ridurre, di circa l'80%, la diffusione delle storie classificate come false.

Analisi di foto e video

La più grande sfida nella lotta contro la disinformazione è che questa si manifesta in modi diversi a seconda delle tipologie di contenuto e dei Paesi di riferimento. Per risolvere questo problema, Facebook ha allargato a quattro Paesi il test per analizzare l'attendibilità di foto e video. Questo test include anche i contenuti che vengono manipolati (ad esempio un video che viene modificato per mostrare qualcosa che non e' realmente accaduto) o quelli fuori contesto (ad esempio una foto di una tragedia passata associata ad un altro scontro attuale).

Nuove tecniche di verifica

Con oltre un miliardo di contenuti pubblicati ogni giorno, Facebook è consapevole che i fact-checker non possono rivedere le storie una ad una. Si stanno quindi cercando nuovi modi per individuare le notizie false e agire su più larga scala. Per esempio attraverso l'apprendimento automatico che aiuta a identificare duplicati di storie già smentite. E' questo il caso di un fact-checker che in Francia ha giudicato falsa una notizia secondo cui sarebbe possibile salvare una persona affetta da ictus utilizzando un ago per pungerla e prelevare sangue. Il machine learning ha permesso di identificare più di 20 domini e 1.400 contenuti che diffondevano la stessa affermazione. Non solo: Facebook lavorerà con i partner del fact-checking per utilizzare Claim Review di Schema.org, un framework open-source utilizzato da varie aziende tecnologiche e organizzazioni per la verifica dei fatti. Questo renderà più facile per i fact-checker condividere le verifiche con Facebook e aiuterà a reagire più rapidamente.

Stretta sulle violazioni della policy

Storicamente, Facebook ha usato i rating dei fact-checker per identificare pagine e domini che ripetutamente condividono notizie false. Facebook agisce riducendo la loro diffusione e rimuovendo la loro possibilità di monetizzare. Per contribuire a limitare le interferenze straniere nel dibattito pubblico, ha inoltre iniziato ad utilizzare l'apprendimento automatico per aiutare a identificare e ridurre la visibilità di pagine straniere che potrebbero diffondere, per fini economici, notizie false alle persone in altri Paesi.

Misurazione e trasparenza

Facendo seguito all'annuncio di aprile, Facebook ha lanciato una nuova iniziativa per sostenere una ricerca indipendente sul ruolo dei social media nelle elezioni e nella democrazia in generale. Nelle prossime settimane, la commissione chiederà di ricevere delle proposte per misurare il volume e gli effetti della disinformazione su Facebook. Seguirà un processo di revisione per selezionare coloro che riceveranno i fondi per la loro ricerca e avranno accesso a set di dati protetti sulla privacy. Nel corso del tempo, questa ricerca riconosciuta aiuterà Facebook a rimanere autorevole e monitorare i progressi.