Si apre oggi, davanti alla V sezione penale del tribunale di Roma, l’udienza sugli atti vandalici dello scorso febbraio, quando alcuni tifosi del Feyenoord misero a ferro e fuoco la Capitale. Gli ultrà olandesi danneggiarono la Barcaccia di Piazza di Spagna – dove da poco si erano concluse le opere di restauro – e ferendo alcuni agenti. Circa cinquecento tifosi olandesi avevano lanciato bombe carta e fumogeni vicino alla storica fontana facendo danni per oltre cinque milioni di euro.
Il Codacons si è costituito parte civile nel processo a carico dei sei tifosi che il 19 febbraio furono protagonisti degli scontri a piazza di Spagna in occasione della partita valida per l’Europa League. “Attraverso la costituzione di parte civile l’associazione intende chiedere un equo risarcimento nei confronti dei tifosi del Feyenoord – si legge in una nota del Codacons – che saranno chiamati a rispondere di diversi reati commessi ai danni delle forze dell’ordine, generando pesanti ripercussioni che hanno gravato anche sui cittadini”. I sei ultrà – già rientrati in patria – sono accusati dalla Procura di Concorso in resistenza e lesioni a pubblico ufficiale.
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