Categories: Cronaca

Rione Sanità, maxi colpo al clan Mauro: 19 arresti

Un nuovo colpo è stato assestato dalle Forze dell'Ordine a uno dei principali clan camorristici di Napoli. Nello specifico, si tratta del clan Mauro attivo nel tristemente famoso “Rione Sanità”. I Carabinieri del Comando Provinciale di Napoli, nell’ambito dell’operazione denominata “Stella Nera”, sono intervenuti stamattina e hanno dato esecuzione ad una ordinanza di custodia cautelare, emessa dal Gip presso il Tribunale di Napoli su richiesta dalla Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di 19 persone (18 in carcere e una ai domiciliari) ritenute, a vario titolo, gravemente indiziate di associazione a delinquere di stampo camorristico, associazione dedita al traffico di stupefacenti, estorsioni aggravate dal metodo e dalla finalità mafiosa.

L'operazione Stella Nera

L’attività d’indagine – si legge nel comunicato stampa riportato da Napolitoday.it – ha permesso di ricostruire i mutamenti verificatisi negli assetti criminali del “Rione Sanità” di Napoli negli ultimi anni, evidenziando il ruolo di primissimo piano rivestito dal clan “Mauro”, attivo nella zona cosiddetta “ai Miracoli” e facente capo al pregiudicato Ciro Mauro, classe 1952, soprannominato “ò milionario”. Grazie alle attività di intercettazione (sia ambientali sia telefoniche) e ad altre complesse attività di investigazione, incentrate per lo più su soggetti collegati al nucleo familiare del capo clan ed ai suoi più fidati uomini, è stato ricostruito l’organigramma del gruppo di una parallela associazione criminale dedita alla distribuzione e imposizione di stupefacenti alle diverse piazze di spaccio del quartiere. L’attività investigativa ha consentito, altresì, di ricostruire il sistema di alleanze e le contrapposizioni che hanno contrassegnato la storia della criminalità del quartiere cittadino negli ultimi anni, facendo luce su mandanti ed esecutori materiali di vicende estorsive, tentate e consumate, in danno di attività imprenditoriali e commerciali. Alle vittime venivano richieste somme di denaro – il “pizzo” – tra 1.000 e 20.000 euro al mese, a seconda del tipo di commerciale. Un segnale contro il pesante clima di omertà presente nell'antico rione napoletano: imprenditori e commercianti non denunciavano le estorsioni (tentate e consumate) che subivano per paura di ritorsioni. Il provvedimento cautelare eseguito in data odierna costituisce l’esito di diversi filoni investigativi che hanno già consentito, di recente, di ricostruire l’esistenza di rapporti di contrapposizione armata con altri clan in lotta per il predominio sul quartiere Sanità, già colpiti da precedenti provvedimenti cautelari.

Milena Castigli

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