In manette anziano accusato di pedofilia

Un uomo di 75 anni è stato arrestato dalla squadra mobile di Pisa con l'accusa di aver abusato e violentato per anni ragazzini, in particolare rom e nordafricani, con il miraggio di farli diventare grandi calciatori. Una storia squallida che ha un risvolto ancora più drammatico perché è emerso che è direttamente collegata alla morte di un diciannovenne avvenuta nel dicembre scorso.

Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, l'uomo finito in manette avrebbe fatto promesse alle sue vittime scatenando i sogni di baby calciatori, che vivevano in povertà e spesso senza genitori, vantando contatti con squadre di serie A. Con questa scusa il pensionato andava a cercare le sue “prede” negli ambienti delle squadre giovanili del Pisano. Una volta conquistata la loro fiducia, sarebbero scattati gli abusi. L'anziano è ritenuto responsabile di aver compiuto ripetuti atti sessuali e violenze sessuali nei confronti di almeno quattro giovani che all'epoca dei fatti erano quasi tutti tredicenni. Nel corso delle indagini è poi emerso che il 21 dicembre scorso due 19enni che avevano scoperto di condividere la terribile esperienza di aver subito abusi sessuali da parte dell'indagato, avevano deciso di vendicarsi incendiando l'auto del pensionato. Purtroppo da questo gesto è derivata la tragica morte di uno dei due ragazzi, investito dal treno in corsa mentre fuggiva a pochi metri dal luogo dell''incendio. Quest'ultima tragedia, apparentemente inspiegabile (il ragazzo indossava un casco integrale e non si capiva da cosa stesse fuggendo), una volta messa in collegamento con gli abusi ha indirizzato le indagini in maniera chiara ed ha consentito di acquisire non solo prove per i reati avvenuti in passato, ma di individuare alcune vittime attuali della condotta dell'indagato, in particolare minori di etnia rom e nord africana.