Emergenza incendi, Lazio in fiamme: due morti a Tivoli

Non si ferma l’allarme incendi nel centro Italia: in un terreno nelle vicinanze di Tivoli, in provincia di Roma, i corpi di due persone sono stati rinvenuti privi di vita dai Vigili del fuoco, impegnati a fronteggiare un rogo di grosse proporzioni in Via della Crocetta. Le due persone (entrambe di sesso femminile) sarebbero state ritrovate all’interno di una piccola costruzione che sorge nel mezzo dell’area dell’incendio, per il quale è stato richiesto l’intervento non solo dei pompieri ma anche di un canadair. Le Forze dell’ordine hanno immediatamente avviato un’indagine per accertare la dinamica dei fatti che ha portato ai decessi: le due donne, nuora e suocera, si trovavano all’interno dello stabile invaso dal fumo, situato nei pressi della macchia d’alberi andata a fuoco.

Pontina in fiamme

Non c’è tregua, dunque, per il Lazio centrale, ancora martoriato da gravissimi roghi che stanno mettendo a dura prova la resistenza dei soccorritori, impegnati da ore a domare le fiamme non solo sotto Tivoli ma anche sulla Via Pontina, dove sono divampati due focolai di grosse proporzioni: secondo quanto riportato, entrambi gli incendi hanno causato non pochi disagi alla circolazione per il traffico locale. Uno dei due avrebbe interessato l’area nei pressi del locale campo rom, venendo domato da una squadra di Vigili del fuoco supportati da un’autobotte; in fiamme anche le sterpaglie nelle vicinanze dello svincolo di Castel Romano-Trigoria (chiuso al traffico), con una colonna di fumo intenso che ha reso complicate le operazioni di spegnimento.

Il caso di Ragusa

Una situazione di assoluta emergenza quella che continua a manifestarsi su tutta la Penisola, sensibilmente aggravata, perlomeno da un punto di vista morale, dalle rivelazioni sul conto di una squadra di 15 pompieri volontari del ragusano che, secondo quanto emerso da un’indagine della Squadra mobile di Ragusa, avrebbero appiccato volontariamente fuochi in punti strategici per accaparrarsi interventi più numerosi rispetto alle altre squadre. Le indagini hanno portato all’arresto del caposquadra e alla denuncia degli altri 14 componenti i quali hanno ammesso la loro responsabilità.