Anche la lontana Australia è sempre più un crocevia di chiamate jihadiste: 12 giovani donne, tutte di età compresa tra i 18 e i 29 anni, sono state reclutate sul web e hanno cercato di lasciare Melbourne per unirsi all’ Isis. A riferirlo è la Bbc. Di queste, 5 sono riuscite nel loro piano e ora vivono e combattono con i loro “colleghi” jihadisti nelle zone di conflitto tra Siria e Iraq. Altre 4 sono state fermate in tempo in Turchia, prima che riuscissero a passare la frontiera con la Siria. Un’altra ancora è stata bloccata fin da subito in Australia, mentre delle ultime due si sono perse le tracce.
Canberra stima che sono almeno 100 gli australiani che combattono nelle fine di diverse formazioni terroristiche, in cima alla classifica l’Isis. Altre 150 persone, invece, sono note alle autorità come sostenitori di questi gruppi. Anche nel Paese, nei mesi scorsi sono stati sventati diversi piani di attacco.
Non sembra dunque che abbia portato i frutti sperati, almeno sulla questione, la rigida politica sulle immigrazioni australiana, dato che proprio dal suo interno partono adepti per lo stato islamico. Forse qualche effetto è stato sortito – anche se c’è ancora molto da lavorare – dall’accordo fatto lo scorso mese con l’Iran, di scambiarsi informazioni dell’intelligence per frenare l’insidioso reclutamento.
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