Oggi è il “World Smile Day”: ecco perché sorridere è un diritto

Per chi conosce direttamente ciò che significa nascere con una malformazione del volto, il sorriso è molto di più: l'iniziativa solidale della Fondazione Operation Smile Italia ETS

sorriso

Sorridere  è un diritto. Il terzo settore si impegna per garantirlo. Una faccia del poliedro-terzo settore: il 72,1% delle istituzioni non profit attive si avvale dell’attività gratuita di 4.661.000 volontari. Torna la campagna solidale della fondazione Operation Smile Italia Ets. Dal 1982, cura ed assiste gratuitamente, bambini e adulti nati con malformazioni cranio-maxillo-facciali per donare loro il sorriso e un futuro. Grazie a migliaia di volontari medici e personale sanitario in tutto il mondo, fornisce cure, assistenza sanitaria e competenze mediche dove il bisogno è maggiore. La Fondazione Operation Smile Italia ETS supporta l’impegno dell’organizzazione internazionale di cui fa parte.sorridere

Cure e assistenza

Vengono promosse campagne di sensibilizzazione, ricerca e raccolta fondi. Per assicurare il diritto di ogni bambino e di ogni persona di accedere a cure gratuite, sicure e di qualità, ovunque nel mondo. Nel “World Smile Day” viene globalizzata la solidarietà. Attraverso l’iniziativa per garantire le cure a chi nasce con una malformazione del volto. In occasione del 6 ottobre la Fondazione Operation Smile Italia ETS promuove “I Mille Volti del Sorriso”, per raccontare le storie dei pazienti che l’organizzazione segue in oltre 40 Paesi del mondo. E sensibilizzare le persone. Su una patologia che, nei Paesi a basso e medio reddito, spesso significa una condanna alla malnutrizione. Alla sofferenza e all’emarginazione. Ma anche per invitare alla donazione, per fornire cure e assistenza. E per garantire adeguata formazione al personale medico-sanitario locale.sorridere

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Il sorriso significa benessere psico-fisico. Per chi conosce direttamente ciò che significa nascere con una malformazione del volto, il sorriso è molto di più e può avere mille facce. Ecco perché, in occasione della Giornata Mondiale del Sorriso, che si celebra il 6 ottobre, la Fondazione Operation Smile Italia ETS – impegnata nel portare cure a pazienti affetti da labiopalatoschisi nel mondo – lancia la Campagna “I Mille Volti del Sorriso”. Per raccontare le storie di chi, grazie a Operation Smile, ha potuto ricevere l’assistenza medica di cui necessitava ma anche di chi il sorriso lo porta. Grazie a una rete globale con più di 6mila volontari medici e operatori sanitari, di cui oltre 100 italiani, Operation Smile può contare sull’impegno di tante persone nel mondo. Così da migliorare la qualità e l’accesso alle cure chirurgiche per tutti quei pazienti nati con malformazioni cranio-maxillofacciali nei Paesi a basso e medio reddito. Dove nascere con questo tipo di patologia significa di fatto essere condannati ad una vita di sofferenza e solitudine. La labiopalatoschisi, detta anche labbro leporino, è una malformazione congenita che si presenta con un’interruzione (schisi). Coinvolge (in combinazione o singolarmente) il labbro superiore, la gengiva e il palato. È caratterizzata da una comunicazione diretta tra naso e bocca. Ha una frequenza di un caso ogni 750 bambini.sorridere

Diritto di sorridere

L’occasione è offerta dalla Giornata Mondiale del Sorriso. Un appuntamento istituito per ricordare “la profondità e la bellezza di un gesto semplice”. Segno tangibile di umanità e amicizia tra le persone. “Vogliamo riaffermare che sorridere è un diritto. Avere accesso alle cure mediche è un diritto – afferma Marcella Bianco, direttore generale della Fondazione Operation Smile Italia ETS-. Nascere con una malformazione del volto nei Paesi a basso e medio reddito significa spesso vivere in condizioni di estrema difficoltà. Operiamo in circa 40 Paesi. Dove è presente Operation Smile incontra un importante numero di bambini malnutriti ed emarginati. Con difficoltà nel linguaggio. E senza possibilità di ricevere cure per mancanza di personale medico qualificato o strutture adeguate. Il nostro obiettivo è aumentare gli investimenti sulla formazione del personale sanitario. Sulle risorse e sulle strutture sanitarie. Intervenendo in maniera efficace su un ampio panorama di specialità mediche. Cioè chirurgia, nutrizione, pediatria, ortodonzia e logopedia”.sorridere

Operation smile

Operation Smile ad oggi ha condotto 151 programmi chirurgici in 28 Paesi. Con una notevole presenza di personale medico-sanitario locale. Formato sul modello multidisciplinare dell’organizzazione. Per garantire cure mediche e chirurgiche gratuite ad alti standard di qualità e sicurezza. Ha fornito assistenza medica e chirurgica a 20.776 pazienti. Tra cui cure odontoiatriche, logopedia, assistenza psicosociale e supporto nutrizionale nei 35 Centri di cura presenti in 20 Paesi. E ha assicurato a circa 40mila pazienti oltre 151mila consultazioni specialistiche complete. Compresa l’assistenza medico-chirurgica. L’impatto che un sorriso ha su un bambino, sulla sua famiglia, sulla sua comunità possiede mille sfaccettature diverse. A partire dalle storie che Operation Smile vuole raccontare per mostrare alle persone quanto una donazione possa rivoluzionare in meglio un’intera vita.muoversi

Protocollo multidisciplinare

Come la storia di Dilan. Un bambino guatemalteco di 4 anni che, prima di guarire grazie alle cure di Operation Smile, ha dovuto subire molti pregiudizi. Fino ad arrivare a storie come quella della dottoressa Françoise Mukagaju. Che, grazie ad Operation Smile, ha potuto specializzarsi sul protocollo multidisciplinare dell’organizzazione per applicarlo nel proprio Paese, in Ruanda. Contribuire alla mission di Operation Smile è possibile collegandosi al sito https://operationsmile.it/world-smile-day/. Scegliendo la propria donazione. Operation Smile è un’organizzazione internazionale, senza scopo di lucro, specializzata nella chirurgia e nella cura delle labiopalatoschisi. Il labbro leporino è una malformazione che si presenta con un’interruzione del labbro superiore, della gengiva e del palato. Le cause sono sconosciute e si può risolvere chirurgicamente.