Operation smile: team regionali per ridare il sorriso ai bambini

Dall'Italia alle aree più disagiate del pianeta: piano per implementare programmi di assistenza sanitaria nei Paesi poveri, nel rispetto dei diversi contesti, delle risorse e dei sistemi sanitari locali. L'obiettivo è esportare all'estero il modello di cura italiano

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Restituire il sorriso ai bambini fragili. E’ il piano di solidarietà per l’infanzia sofferente. Il Centro di Cura italiano di Operation Smile – l’organizzazione non-profit specializzata nella cura delle labiopalatoschisi – ha avviato un progetto formativo. L’iniziativa è rivolta a medici e altri operatori sanitari volontari provenienti da Paesi a basso e medio reddito. Fino ad oggi Operation Smile ha curato e donato una nuova vita a oltre 340mila persone nel mondo e, nel prossimo decennio, ha pianificato una significativa espansione dell’attività programmatica. Con l’ambizioso obiettivo di fornire cure gratuite per un milione di pazienti nati con malformazioni del volto e per coloro che sono in attesa di cure chirurgiche essenziali.sorriso

Sorriso al centro

Per raggiungere questo obiettivo, Operation Smile continuerà a collaborare con altre organizzazioni non profit, con i governi e i sistemi sanitari locali per garantire il diritto di ogni bambino e di ogni persona di accedere a cure gratuite, sicure e di qualità, e migliorare le infrastrutture chirurgiche degli ospedali, ovunque nel mondo. Il centro ospiterà dal 21 giugno al 7 luglio i primi due medici che seguiranno il programma di formazione. Si tratta del dottor Soumalya Das, ortodontista e del dottor Sayan Mandal, logopedista. Entrambi provenienti dal Durgapur Cleft Center in India. Questa attività aiuterà Operation Smile India a sviluppare il programma di odontoiatria e logopedia nel centro dedicato alle labiopalatoschisi di Durgapur. La Fondazione Operation Smile Italia ETS collabora col dipartimento di formazione medica globale e con i team regionali. Milano riceverà in 12 mesi oltre 20 medici provenienti da tutto il mondo, a rotazione, per soggiorni di 2-3 settimane.

IND_2018_Durgapur_PACU Physician_Mohamed Khalaf_Egypt_PACU Physician, Mohamed Khalaf. Day one of surgery at the Operation Smile Mission to Durgapur, India – IQ City Narayana Multispeciality Hospital on Tuesday, June 19th, 2018. (Foto: Operation Smile – Jasmin Shah)

Sorriso dei piccoli

Silvia De Dominicis è presidente della Fondazione Operation Smile Italia ETS. La fondazione è l’unica rappresentante in Italia del network internazionale Operation Smile che dal 1982 cura e assiste bambini nati con malformazioni cranio-maxillo-facciali nei Paesi a basso e medio reddito. Romana, laurea in Economia alla Luiss, Silvia De Dominicis ha iniziato la sua carriera nella multinazionale statunitense, Johnson & Johnson, leader in ambito salute, nel 1995, nel ramo della Direzione Finanziaria, ricoprendo negli anni ruoli di sempre maggiore responsabilità. Si è sempre distinta per la sua sensibilità verso i temi legati alla parità di genere, alla salute e, in generale, alle problematiche che le fasce più deboli della società si trovano a dover affrontare. Dal 2016 anche Operation Smile Ambassador per J&J Medtech in EMEA con l’obiettivo di promuovere la partnership globale tra l’azienda e l’organizzazione internazionale e raccogliere fondi.settore

Esperienza

”Avverto la responsabilità nei confronti dei bambini che non hanno accesso a cure chirurgiche essenziali e delle loro famiglie” afferma De Dominicis. ”Nell’ambito della collaborazione che dura da oltre trent’anni tra la mia azienda ed Operation Smile, ho avuto il privilegio di conoscere da vicino e apprezzare il suo lavoro” continua. “Ho pertanto accolto con piacere la richiesta ed ho deciso di impegnarmi a titolo personale a supporto della Fondazione italiana portando la mia esperienza di business leader nel settore della chirurgia”. Le parole di Silvia De Dominicis rispecchiano appieno lo spirito di Operation Smile che, in occasione del quarantesimo anniversario della sua nascita, si pone un nuovo e ambizioso obiettivo: diventare il punto di riferimento per l’accesso a un’assistenza sanitaria di alta qualità. sorriso

Chirurgia del sorriso

E’ appena stato inaugurato a Milano il centro di cura italiano di Operation Smile. L’organizzazione non-profit forma medici e altri operatori sanitari nei Paesi a medio e basso reddito. Grazie a un protocollo d’intesa tra Fondazione Operation Smile Italia Ets e Asst Santi Paolo e Carlo, anche l’Italia ha un centro di cura multidisciplinare Operation Smile. La struttura sanitaria, unica in Europa, si aggiunge agli oltre 30 centri che l’organizzazione ha già in altri 20 Paesi del mondo. Il centro ha come responsabili Costanza Meazzini, coordinatore scientifico, Luca Autelitano, coordinatore clinico, e Angela Rezzonico, coordinatore della logopedia. “Operation Smile ha scelto Milano e l’Asst Santi Paolo e Carlo per l’alta specializzazione nella cura delle malformazioni del volto – afferma Federica Tedeschi, direttore generale della Fondazione Operation Smile Italia Ets – ma anche per elevata formazione del personale medico e l’esperienza più che ventennale come centro regionale di riferimento per le labiopalatoschisi. Il nostro obiettivo è implementare programmi di formazione in ambito chirurgico, logopedico e ortodontico di figure professionali provenienti dai Paesi a basso e medio reddito”.

Dott. Abhishek Sengupta in visita al Centro Operation Smile di Milano. Foto: Operation Smile

Progetti di formazione

Oltre a fornire assistenza diagnostica e terapeutica multidisciplinare per le malformazioni del volto, il centro è l’hub europeo di Operation Smile per l’integrazione dei progetti di formazione professionale e di aggiornamento scientifico di medici e operatori sanitari volontari dell’organizzazione. Con particolare attenzione ai professionisti dei Paesi a basso e medio reddito, e polo di ricerca scientifica in materia di nuove tecnologie, protocolli chirurgici e percorsi terapeutici nell’ambito delle malformazioni cranio-maxillo-facciali. “Abbiamo avviato la collaborazione con la Fondazione Operation Smile Italia Ets e il centro regionale labiopalatoschisi dell’Asst Santi Paolo e Carlo – sottolinea il direttore generale dell’azienda socio-sanitaria territoriale, Matteo Stocco – L’alta professionalità dei nostri specialisti e la multidisciplinarietà del centro ci hanno consentito di esportare la nostra expertise oltre i confini europei“. sorriso

Ritrovare il sorriso

Entra nella fase operativa, dunque, il progetto formativo del Centro di Cura italiano di Operation Smile. Molti Paesi affrontano una carenza critica di personale medico qualificato. La formazione di medici provenienti dai Paesi a basso e medio reddito in Italia può aiutare a colmare questa lacuna. Fornendo loro l’opportunità di acquisire competenze specialistiche ed esperienze che possono essere applicate nei loro Paesi di origine. Ciò può contribuire a migliorare l’accesso alle cure mediche e ridurre l’impatto della mancanza di personale sanitario”. L’intero team italiano, guidato dal dottor Luca Autelitano, coordinatore clinico, dalla dottoressa Costanza Meazzini, coordinatore scientifico, e dalla dottoressa Angela Rezzonico, coordinatore della logopedia, sarà coinvolto nella formazione dei due volontari. Il dottor Soumalya Das e il dottor Sayan Mandal, infatti, assisteranno agli ambulatori multidisciplinari, alle presentazioni e ai corsi tenuti dai diversi specialisti del team, in ottica multidisciplinare. Con l’obiettivo di seguire il lavoro di equipe nel trattamento dei casi. 

Carenza di medici

Molti Paesi affrontano una carenza critica di personale medico qualificato. La formazione di medici provenienti dai Paesi a basso e medio reddito in Italia può aiutare a colmare questa lacuna, fornendo loro l’opportunità di acquisire competenze specialistiche ed esperienze che possono essere applicate nei loro Paesi di origine. Ciò può contribuire a migliorare l’accesso alle cure mediche e ridurre l’impatto della mancanza di personale sanitario”. L’intero team italiano opera in ottica multidisciplinare. Con l’obiettivo di seguire il lavoro di equipe nel trattamento dei casi. Il centro è uno dei pochi a far parte dell’European Reference Networks for Rare Diseases (ERN), rete europea che unisce i Centri di Riferimento per le malattie rare e che coinvolge prestatori di assistenza sanitaria in tutta Europa. Col compito di favorire la discussione su condizioni e malattie rare, o complesse, che richiedono cure altamente specializzate e l’unione di conoscenze e risorse.