Pio IX: Immacolata Concezione e apostolato della carità. La testimonianza dello storico Cantori

"Il suo fare ed essere Papa, e prima ancora, sacerdote e vescovo, è altamente spirituale", afferma a Interris.it il docente universitario e biografo dell'ultimo Pontefice re

pontificato

Sull’ultimo “Papa re” Pio IX e sulla fine dello Stato pontificio si confrontarono Paolo VI e Giulio Andreotti. Giovanni Battista Montini considerava la perdita del potere temporale un dono del cielo al papato. Lo statista cattolico concordava che i successori di Pio IX furono provvidenzialmente liberati da incombenze terrene. Come il problema del traffico a Roma.Bernabei

Il vero Pio IX

Matteo Cantori ed Antonio Manco sono gli autori di un’agile biografia del Papa che perse il potere temporale della Chiesa rafforzando quello spirituale. Il libro è intitolato “Beato Pio IX–Il Papa dell’Immacolata (Velar). Con prefazione del postulatore della Causa di Canonizzazione. Secondo monsignor Carlo Liberati, arcivescovo emerito di Pompei, “Pio IX, il Beato Pio IX, non ha mai goduto di una buona storiografia. E, se mi è consentito, in secondo luogo, non ha mai ricevuto il debito ossequio e venerazione che di norma si va a tributare ad un grande Pontefice. Si è preferito farlo rimanere sconosciuto. Macchiato di chissà quale silenzio. Alimentato da quanti rivedono nell’ultimo Papa-Re il freno dell’Italia unita. In Pio IX, di contro, si ritrova una forte calamita di santità. Una santità che si articola in carità e misericordia”.

Pio
Immacolata Concezione (Francesco Podesti – Musei Vaticani)

Parla il professor Cantori

Mentre ci si appresta a celebrare la festa liturgica dell’ultimo Pontefice re (7 febbraio) Interris.it ha intervistato il professor Matteo Cantori, docente di Storia dei Rapporti tra Stato e Chiesa. E di Santa Sede e Cooperazione Internazionale all’Università “Niccolò Cusano” di Roma.

Professor Cantori, assieme al Professor Manco, ha curato un testo che faccia riflettere sulla vita e le opere di Papa Mastai Ferretti. Ci sono motivi di attualità nel messaggio di un Beato che visse due secoli fa?

“Papa Pio IX è simile ad una medaglia vista solo da un lato. Il lato di una storiografia faziosa, quella che lo descrive in maniera ottusa. E solo dal lato di monarca di uno Stato che non c’è più. Penso di parlare anche a nome del mio collega e coautore, quando affermo che Pio IX è un sovrano teocratico. Ma il suo fare ed essere Papa, e prima ancora, sacerdote e vescovo, è altamente spirituale”.PioA cosa si riferisce?

“Ancor prima di essere ordinato prete, il figlio dei Conti Mastai Ferretti di Senigallia seguiva l’opera ‘Tata Giovanni’ a Roma. E, divenuto prete, avrà incarichi di rilievo presso un altro istituto romano, quello di San Michele a Ripa. Qui emerge la vicinanza del futuro Pio IX ai deboli, agli ultimi, agli orfani, ai diseredati, a quanti si trovano nel bisogno. Una vicinanza che gli resta anche nel suo lungo pontificato. Alcuni grandi biografi, infatti, narrano di un Papa che esce in piena notte dai Sacri Palazzi, vestito da semplice prete, per recarsi a visitare la povera gente nelle borgate romane più lontane dal centro storico. E poi, mi si perdoni il balzo cronologico all’indietro, Pio IX viene inviato vescovo in zone non vicinissime a Roma, Spoleto ed Imola. Soprattutto in Romagna, il giovane vescovo deve affrontare le rivolte e le sommosse di stampo insurrezionale e non. Ecco, quindi, che Pio IX non è un ottuso, ma ci offre un messaggio di mediazione, di attenzione per i lontani e di amore”.PioPio IX è colui che indisse, ma non concluse il primo Concilio Vaticano. Tuttavia, è ricordato, come si riportate nella vostra biografia, come il “Papa dell’Immacolata”. Perché?

“La devozione di Pio IX nei confronti della Vergine affonda le sue radici già nella fanciullezza. La città natale del Papa, Senigallia, dista poche decine di chilometri da Loreto, dalla basilica che ospita la Santa Casa traslata da Nazareth. Colpito da attacchi epilettici, Pio IX chiede ed ottiene dalla Madonna di Loreto il miracolo della guarigione. È devoto della Vergine che accolse il dono dello Spirito Santo, di gran lunga antesignano di Padre Kolbe. È legatissimo ai francescani: ne diviene terziario, e per disposizione testamentaria, riposa nella cripta della cripta di San Lorenzo fuori le mura, retta dai Padri Cappuccini, quella famiglia francescana che ebbe origine nelle Marche, sullo scoglio dell’Acquerella, nei pressi di Matelica (Diocesi di Fabriano-Matelica e Provincia di Macerata). Ciò nonostante, vorrei soffermarmi sull’umiltà dell’ultimo Papa-Re: il Papa che vuole una conferma da parte dell’episcopato di tutto il mondo circa il proprio intendimento di proclamare il Dogma dell’Immacolata Concezione. Al di là della tanto sbandierata “infallibilità”, il Pontefice vuole il supporto dei suoi confratelli Vescovi; un esempio di “embrionale collegialità”. Perché no?”Pio

Lei delinea un Pio IX inedito?

“No, assolutamente. Si riprenda il magistero di vita della Storia e troverà di più e di meglio. L’obiettivo di questo volumetto tascabile è quello di offrire al lettore delle pennellate che schiudano gli orizzonti verso uno studio ed una riflessione più ampi. Quello che si vuole far emergere, in buona sostanza, è il fatto che Pio IX non sia un uomo ottuso, attaccato al potere, prigioniero della sua stessa politica, quanto, invece, un pastore dai tratti mariani, vicino ai giovani, alla politica ed alla cultura. Dire che Pio IX è il Papa di San Giovanni Bosco e dei Salesiani non è affatto errato: è il Beato Mastai Ferretti ad incoraggiare lo stesso Don Bosco, appoggiandone l’opera. Pio IX è anche vicino alla buona politica cattolica: desidera una classe politica che sappia dare a Cesare e al buon Dio; Fani ed Acquaderni sono spronati da lui stesso a portare avanti l’Azione Cattolica italiana. Sotto il profilo culturale e delle comunicazioni sociali, mi limito a citare la volontà del Pontefice di fondare L’Osservatore Romano, e di chiedere alla Compagnia di Gesù di realizzare una rivista culturale e di attualità, La Civiltà Cattolica. Entrambi i giornali, quotidiano e periodico, vengono ancora felicemente dati alle stampe e diffusi in tutto il mondo”.