Ucraina e Russia celebrano il Natale mentre soffiano venti di guerra

Oggi la Chiesa ortodossa celebra il Natale, secondo il calendario giuliano la festività ricorre 13 giorni dopo rispetto a quella cattolica. Il Patriarca di Mosca Kirill nel suo messaggio ai fedeli ha ricordato il popolo ucraino, dichiarando: “in questi giorni santi del Natale le preghiere di tutta la Chiesa e le mie sono per la pace in Ucraina”. Il primate ortodosso ha celebrato la veglia di Natale nella cattedrale di Cristo Salvatore a Mosca invitando i fedeli “a essere ortodossi non solo nei sondaggi, ma anche nelle proprie profonde convinzioni e nel proprio stile di vita”. Secondo recenti sondaggi, il Natale ortodosso viene festeggiato dal 72% dei russi, ma solo il 10% di loro si reca in chiesa.

Il presidente Vladimir Putin quest’anno ha partecipato alla veglia di vigilia in una parrocchia di provincia, nel villaggio di Otradnoye, vicino la città meridionale di Voronezh (circa 600 km dalla capitale). Il capo di Stato nel suo messaggio natalizio, diffuso dal Cremlino, non ha accennato all’Ucraina, ma si è soffermato a ricordare che “i valori del Natale per molti secoli hanno unito le persone portandole a compiere obiettivi di importanza vitale”.

Intanto nell’eparchia di Donetsk, le parrocchie della Chiesa ortodossa ucraina, legata al Patriarcato di Mosca, non hanno celebrato la liturgia della vigilia a causa del conflitto tra i separatisti filorussi e l’esercito di Kiev e anche l’arcivescovo maggiore della Chiesa greco-cattolica ucraina, Mons. Sviatoslav Shevchuk, ha auspicato la pace come priorità nel suo messaggio ai fedeli in occasione del Natale.