Sono mons. Waldemar Stanisław Sommertag, mons. Alfred Xuereb e mons. José Avelino Bettencourt i tre nuovi nunzi ordinati quest'oggi da Papa Francesco. Il primo sarà nunzio in Nicaragua, il secondo in Corea e Mongolia, il terzo in Armenia e Georgia.
“Riflettete che siete stati scelti fra gli uomini e per gli uomini, siete stati costituiti nelle cose che riguardano Dio”, ha ricordato loro il Pontefice durante l'omelia. “Non per le altre cose”, ha proseguito a braccio: “Non per gli affari, non per la mondanità, non per la politica”. “Episcopato”, infatti, “è il nome di un servizio, non di un onore”. Francesco li ha invitati a servire più che a comandare: “Fuggite dalla tentazione di diventare principi”.
Per questo, è importante la “vicinanza ai presbiteri”, “che possano trovare il vescovo lo stesso giorno o al massimo il giorno dopo nel quale lo cercano”. Il suo invito è ad “amare” con “amore di padre e di fratelli” i presbiteri e i diaconi. Del resto – ha proseguito il Papa – “nella Chiesa a voi affidata siate fedeli custodi e dispensatori dei misteri di Cristo, posti dal Padre a capo della sua famiglia seguite sempre l’esempio del Buon Pastore, che conosce le sue pecore, da esse è conosciuto e per esse non ha esitato a dare la vita”.
E ancora un appello al dialogo interreligioso: “Abbiate viva attenzione a quanti non appartengono all’unico ovile di Cristo, perché essi pure vi sono stati affidati nel Signore”. “E ricordatevi – ha proseguito – che nella Chiesa cattolica, radunata nel vincolo della carità siete uniti al Collegio dei vescovi e dovete portare in voi la sollecitudine di tutte le Chiese, soccorrendo generosamente quelle che sono più bisognose di aiuto. E vegliate con amore su tutto il gregge nel quale lo Spirito Santo vi pone a reggere la Chiesa di Dio”.
