“Qui e ora”: il programma delle Figlie di Maria Ausiliatrice fino al 2027

Con la delibera di "conversione all’ecologia integrale" si è concluso il 24° Capitolo generale delle religiose ispirato dal carisma di San Giovanni Bosco e dall'enciclica sociale "Laudato si'"

Fede

A ispirare il programma dei prossimi sei anni sono il carisma del fondatore San Giovanni Bosco e l’enciclica sociale “Laudato si'”. Con la delibera di “conversione all’ecologia integrale” si è concluso il 24° capitolo generale delle Figlie di Maria Ausiliatrice. Convocate a Roma alla curia generalizia. Sono stati giorni di dialogo e di confronto interculturale. Dal respiro mondiale. L’assemblea capitolare si è lasciata interpellare “dal grido dei giovani. Dalle urla dei poveri. Dal clamore della terra depredata”. Ed ha così deciso di coinvolgere tutto l’istituto. In un cammino “più concreto e permanente”. Per una conversione all’ecologia integrale”. Tanto più necessaria nell’emergenza globale della pandemia.

Programma

I 7 obiettivi del programma

Il programma fino al 2027 riprende i sette obiettivi della “Laudato sì”. Nello stile del “sistema preventivo”. Per incarnare lo slancio vocazionale. E sperimentare il “noi” della vita comunitaria. Nel clima della sinodalità. Al servizio apostolico in particolare delle varie forme di povertà. Forti dei loro 150 anni di storia, le Figlie di Maria Ausiliatrice rinnovano l’impegno ad annunciare Gesù con la vita. Pur tra “fragilità e precarietà”. Una presenza di tenerezza e misericordia. Per testimoniare la presenza nel cuore della contemporaneità. Secondo la profezia della presenza educativa. Per ascoltare e dare risposte al grido dei poveri e della terra. Nell’ottica dell’ecologia integrale. E’ l’auspicio dalla superiora generale. Esorta Madre Chiara Cazzuola: “Condividiamo la vita e la missione insieme ai giovani e ai laici. Per lasciare respirare Dio nella nostra esistenza. Ed affrontare con coraggio con coraggio le sfide che incontreremo. Ci affidiamo a Maria. Perché ci aiuti ad essere donne che sanno portare speranza“.