Papa Francesco: “Insegnate il segno della croce ai bambini”

Nonostante il caldo romano, folla per il Papa nell'udienza odierna in Sala Nervi. Tra gli altri, nell'aula Paolo VI si fa notare un gruppo nutrito di fedeli che sventola bandierine della Cina. E' l'ultima udienza prima del viaggio apostolico in Irlanda previsto per sabato e domenica 25 e 26 agosto in occasione dell'Incontro Mondiale delle Famiglie 2018.

La catechesi

Al centro della catechesi il secondo comandamento: “Non pronuncerai invano il nome del Signore, tuo Dio, perché il Signore non lascerà impunito chi pronuncia il suo nome invano”. A commento del comandamento, che proibisce l'utilizzo del nome di Dio invano, Papa Francesco ha detto: “Questo comandamento riguarda l'importanza di santificare il nome di Dio, insegna a pronunciare il nome di Dio solo per glorificarlo e adorarlo, mai per utilizzarlo o insultarlo.” Il Santo Padre ha aggiunto: “Come i santi hanno fatto, lasciamo che la nostra vita manifesti il nome di Dio nella verità e senza ipocrisia“. D'altra parte, ha ricordato Papa Francesco: “Come cristiani portiamo il nome di Cristo. Significa che in tutta la nostra vita siamo testimoni del Dio vivente e misericordioso“.

La preghiera

Il Papa ha sottolineato l'importanza della preghiera sin dalla tenera età: “Insegnate ai bambini a fare il segno della croce“, ha detto il Santo Padre. Ricordando, al tempo stesso, di non “pregare come pappagalli, ma con il cuore”. Papa Francesco ha,infatti, messo in guardia dal pericolo di instaurare un rapporto falso con Dio, segnato dal formalismo e dall'ipocrisia: “E' possibile prendere su di sé il nome di Dio in maniera ipocrita come fosse una formalità, a vuoto”. Tuttavia, il Santo Padre esorta a stabilire “un rapporto con Dio senza ipocrisie”, “una relazione in cui ci affidiamo a Lui con tutto quello che siamo.” “In fondo – ha detto Papa Francesco – fino al giorno in cui non rischiamo l’esistenza con il Signore, toccando con mano che in Lui si trova la vita, facciamo solo teorie. Questo è il cristianesimo che tocca i cuori”.  Il Papa ha espresso un auspicio: “Se si moltiplicano i cristiani che prendono su di sé il nome di Dio senza falsità, praticando ciò che dice il Padre Nostro, 'sia santificato il tuo nome', l’annuncio della Chiesa viene più ascoltato e risulta più credibile”. “Dio – ha aggiunto il Santo Padre – non dirà mai di no ad un cuore che lo invoca sinceramente”.

Vicino alle vittime del Pollino

Salutando i pellegrini di lingua italiana, Papa Francesco ha voluto ricordare il dramma del Pollino: “Il mio pensiero – ha detto Bergoglio – va alla tragedia in Calabria nei presi del torrente Raganello dove hanno perso la vita escursionisti provenienti da varie regioni d'Italia. Affido le vittime al Dio misericordioso ed esprimo la mia spirituale vicinanza ai familiari e ai feriti.”