Papa Francesco è atterrato a Ciampino

Si è concluso lo storico viaggio di Papa Francesco negli Emirati Arabi Uniti. Terminata la cerimonia di congedo, alla presenza del principe ereditario, lo sceicco Mohammed bin Zayed al Nahyan, l'aereo con a bordo il Pontefice è decollato dall'aeroporto di Abu Dhabi, in direzione dello scalo romano di Ciampino, dove è atterrato alle 17.

La messa

L'ultimo atto del viaggio è stata la messa celebrata davanti alle 350mila persone accorse allo Zayed Sports City. Durante l'omelia Bergoglio ha chiesto “la grazia di custodire la pace, l'unità, di prendervi cura gli uni degli altri, con quella bella fraternità per cui non ci sono cristiani di prima e di seconda classe

Beatitudini

Parlando delle Beatitudini, Francesco ha detto che “in esse vediamo un capovolgimento del pensare comune, secondo cui sono beati i ricchi, i potenti, quanti hanno successo e sono acclamati dalle folle. Per Gesù, invece, beati sono i poveri, i miti, quanti restano giusti anche a costo di fare brutta figura, i perseguitati”. “Sono venuto anche a dirvi grazie per come vivete il Vangelo che abbiamo ascoltato”, ha proseguito. “Siete un coro che comprende una varietà di nazioni, lingue e riti; una diversità che lo Spirito Santo ama e vuole sempre più armonizzare, per farne una sinfonia. Questa gioiosa polifonia della fede è una testimonianza che date a tutti e che edifica la Chiesa”, ha sottolineato il Pontefice.

Promuovere la pace

Il Papa si è quindi soffermato su due Beatitudini. La prima, “Beati i miti“, secondo cui “non è beato chi aggredisce o sopraffà, ma chi mantiene il comportamento di Gesù che ci ha salvato: mite anche di fronte ai suoi accusatori”. La seconda Beatitudine, “Beati gli operatori di pace“, implica che “il cristiano promuove la pace, a cominciare dalla comunità in cui vive”.