Chiesa Cattolica

La differenza tra la diplomazia pontificia e quella Usa: lezione Vietnam

Il Vietnam attuale costituisce un esempio interessante per la diplomazia. L’agenzia missionaria vaticana Fides ne offre un’interpretazione illuminante. Il mese scorso il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha visitato Hanoi. E i governi Usa e vietnamita hanno annunciato una nuova partnership strategica. Gli Stati Uniti sperano di vendere al Vietnam armi per miliardi di dollari. Tra cui una flotta di caccia F-16. Nonostante il Vietnam si sia rifornito per circa l’80% del suo arsenale militare dalla Russia. Il Vietnam si è impegnato a non stringere alleanze militari. A non schierarsi con un Paese contro un altro. A non avere basi militari straniere sul proprio territorio. A non usare la forza nelle relazioni internazionali. Gli Stati Uniti hanno ristabilito le relazioni diplomatiche con il Vietnam nel 1995. L’America è preoccupata esclusivamente di analisi a breve termine e di dominare lo spazio. Una grande potenza secolare continua a usare e gestire la competizione militare e l’interventismo politico. In contrapposizione al dialogo e alla diplomazia.

Modello Vietnam

Proprio mentre la Santa Sede si sta avvicinando ad Hanoi, la Casa Bianca sta lavorando per portare il Paese nella sua orbita. Soprattutto attraverso la vendita di armi e una nuova “partnership strategica”. I tempi possono anche essere gli stessi, ma gli obiettivi non potrebbero essere più diversi. Lo scorso luglio, il Papa si è incontrato al Palazzo Apostolico con il presidente vietnamita Vo Văn Thưởng. Santa Sede e Vietnam hanno firmato un accordo storico. L’Intesa consente a un rappresentante papale di vivere nel Paese, per la prima volta dal 1975. L’impatto positivo è stato immediato. Il 7 agosto il presidente Vo ha fatto la sua prima visita alla sede dei vescovi cattolici. L’evento si è svolto a città di Ho Chi Minh, ex Saigon. Il capo dello Stato ha ringraziando la gerarchia per il lavoro caritatevole della Chiesa. La prevenzione della pandemia. E la diffusione di un messaggio umanitario. Il presidente avrebbe preso in considerazione la possibilità di permettere alla Chiesa di gestire istituzioni educative. In aggiunta ai programmi di asilo nido attualmente in carico ai cattolici.

Giacomo Galeazzi

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