L’intenzione di dicembre della Rete mondiale di preghiera

Il Papa chiede di pregare affinché anche i più fragili, attraverso una piena inclusione e valorizzazione, possano offrire tanto alla società

Foto di Patrick Fore su Unsplash

L’intenzione di Papa Francesco per il mese di dicembre della Rete mondiale di preghiera ha lo scopo di favorire l’inclusione delle persone con disabilità affinché «le persone con disabilità siano al centro dell’attenzione della società, e le istituzioni promuovano programmi di inclusione che valorizzino la loro partecipazione attiva».

L’intenzione di dicembre della Rete mondiale di preghiera

«Perché le persone con disabilità siano al centro dell’attenzione della società, e le istituzioni promuovano programmi di inclusione che valorizzino la loro partecipazione attiva». È l’auspicio di Papa Francesco contenuto nell’intenzione per il mese di dicembre della Rete mondiale di preghiera del Papa.

Il breve video che accompagna la preghiera si apre significativamente con una giovane su una sedia a rotelle che nel mezzo del traffico caotico viene scansata da tutti nella più completa indifferenza. Le parole del Pontefice non lasciano alibi all’inazione: «Tra i più fragili in mezzo a noi ci sono le persone con disabilità. Alcune di loro sperimentano un rifiuto, basato sull’ignoranza o basato sui pregiudizi, che li trasforma in emarginati». Per questo, «le istituzioni civili devono sostenere i loro progetti attraverso l’accesso all’educazione, all’occupazione e agli ambiti in cui si esprime la creatività».

Il video della preghiera

Nel filmato si vedono disabili che hanno realizzato i loro sogni e sono inclusi a pieno titolo nella società. Scorrono immagini di atleti paralimpici, ragazzi e ragazze con la sindrome di Down che fanno i camerieri nella trattoria “Gli amici”, un locale gestito da una cooperativa promossa dalla Comunità di Sant’Egidio, dove lavorano persone con disabilità affiancate da professionisti e volontari.

C’è anche un gesuita ipovedente, teologo in Australia, e una religiosa down impegnata a Lourdes, che hanno partecipato all’ultima assemblea generale ordinaria del Sinodo del vescovi e che si sono raccontati nella campagna #IamChurch del Dicastero per i laici, la famiglia e la vita.

L’auspicio del Papa

Il Papa chiede di intervenire, perché anche i più fragili, attraverso una piena inclusione e valorizzazione, possono offrire tanto alla società. «C’è bisogno — sottolinea — di programmi, di iniziative, che favoriscano l’inclusione. Soprattutto, c’è bisogno di cuori grandi che siano disposti ad accompagnare». Non c’è dubbio che si tratta «di cambiare un po’ la nostra mentalità per aprirci ai contributi e ai talenti di queste persone con diverse abilità, sia nella società che nella vita della Chiesa». E quindi, è l’invito di Francesco, «creare una parrocchia completamente accessibile non significa solo eliminare le barriere fisiche, ma anche capire che dobbiamo smettere di parlare di “loro” e cominciare a parlare di “noi”».

Il gesuita Frédéric Fornos, direttore internazionale della Rete mondiale, evidenzia che il fulcro dell’intenzione di preghiera del Papa di questo mese è «promuovere la partecipazione attiva delle persone con disabilità, costruendo programmi e iniziative». Il video di questo mese è stato realizzato in collaborazione con il Dicastero per lo sviluppo umano integrale. Diffuso attraverso il sito www.thepopevideo.org, il filmato tradotto in 23 lingue è stato creato e prodotto dalla Rete mondiale di preghiera in collaborazione con l’agenzia La Machi e il Dicastero per la comunicazione.

Fonte: L’Osservatore Romano